Non m’intendo molto di oroscopi, ma il contest di Raffaella, a cui partecipo con questa ricetta, è incentrato
proprio su questi: descrivere il proprio segno zodiacale e collegarvi una
ricetta.
Mentre suono il campanello mi accorgo di essere un po’ nervosa; sarà per la
fama che il segno ha nello zodiaco, sarà per quel pungiglione pronto a colpire,
ma sento le ginocchia che mi fanno giacomo-giacomo.
Mi tranquillizzo non appena lo vedo: viene ad aprirmi personalmente – pungiglione abbassato
- e mi accoglie con gentilezza nella sua bella dimora. E’ una villa ampia e
luminosa, arredata con gusto: mobili dalle linee pulite e lineari convivono
armonicamente con cassapanche antiche e suppellettili antiche e moderne. Presso
qualche altro segno questo avrebbe dato un’impressione di confusione, qui
invece gli estremi si fondono armonicamente. Mi fa accomodare su un divano
accogliente e mi offre un caffè. Dopo qualche convenevole, ha inizio l’intervista.
MP – Particolare, la scelta di Plutone per costruirvi la casa delle vacanze…
S – Plutone è il secondo pianeta che governa il mio segno, dopo Marte. E’
isolato e selvaggio e vengo qui quando ho bisogno di ricaricarmi, oppure per
leccarmi le ferite. In tal caso medito sugli errori passati e sui torti che ho subìto;
penso ai comportamenti che avrebbero potuto farmi uscire vincente dalla
situazione, elaboro strategie e medito vendette.
MP (nervosamente) – Vendette?
S (agitando la coda) – Vendette. Nessuno può farmi un torto impunemente.
MP – La danno per permaloso…
S – Sono permaloso, è vero, ma sono anche giusto. Se faccio un torto a
qualcuno me ne scuso e mi adopero per ripararlo, perché gli altri non
dovrebbero fare altrettanto con me? Ecco, se non lo fanno divento implacabile.
MP – Dicono di lei che è un amico sincero e leale.
S – E’ vero: credo nell’amicizia e sono disposto a spendermi molto. L’amicizia
è un bene molto raro e quindi prezioso e va coltivata con molta, moltissima
cura.
MP – Prima però bisogna trovare gli amici…
S – Già, e non è facile trovare persone degne di questo nobile appellativo.
Il mio motto è “pochi ma buoni”. Quando trovo un amico sono a sua completa
disposizione: può contare su di me in ogni momento e farei di tutto per
aiutarlo. Guai però a chi tradisce la mia fiducia: dal suo migliore amico mi
trasformerò nel suo peggior nemico.
MP – Dicono che lei veda la realtà bianca o nera.
S (accalorandosi) – E’ una vile calunnia! So perfettamente che esistono
anche delle sfumature di grigio: l’antracite e il perla.
MP – Lei è dotato di una grande forza di volontà.
S – E’ quello che mi permette di andare avanti. Amo le sfide, nelle quali do’
il meglio di me; tanto più un ostacolo appare insormontabile, quanto più mi
adopero per superarlo o aggirarlo. Se non trovo subito la soluzione mi ritiro,
apparentemente vinto. In realtà sto solo raccogliendo le forze e le mie energie
interiori, e quando gli altri meno se l’aspettano torno all’attacco. E vinco a
mani basse.
MP – Modesto… :-)
S – Realista.
MP – Eppure ha l’aria così tranquilla e innocua…
S – Perché agitarsi? C’è il momento per rilassarsi e il momento per
lottare. Del resto non sono io a cercare lo scontro: sono gli altri che non
capiscono.
MP – Gli altri?
S – Gli altri. Arrivano con le loro idee, con le loro proposte stupide. Io
faccio loro notare che non vanno bene ma loro niente, continuano diritti per la
loro strada. Bisognerà pure che qualcuno mostri loro come stanno veramente le
cose, no?
MP – Dicono che lei non guardi in faccia a nessuno pur di raggiungere un
suo obiettivo e che non si curi delle altrui opinioni.
S – E’ come le dicevo prima: io tento di farli ragionare, ma se non
capiscono non è un problema mio.
MP – Le confesso che mi sorprende tanta diretta sincerità, così come questa
autoanalisi così puntuale.
S – Detesto i sotterfugi e odio le falsità. Dico sempre quello che penso e
nei termini in cui lo penso; sono impulsivo, ma anche molto introspettivo e se
sono esigente con gli altri, le assicuro che con me stesso sono di un rigore
estremo.
MP – Lei ha una pessima fama, ma quando trova una causa a cui dedicarsi non
si risparmia di certo.
S – A dispetto delle apparenze credo molto nell’altruismo e proteggo sempre
i deboli contro angherie e prepotenze. Aiuto i miei protetti a trovare le forze
e le motivazioni per andare avanti, li sostengo e faccio quanto è in mio potere
per loro. In cambio chiedo loro solo un minimo di buona volontà: che si
rimbocchino le maniche e si diano da fare anche loro per migliorare la loro
situazione. Purtroppo il mondo è pieno di scrocconi e approfittatori che ti si
attaccano addosso per sfruttarti, specie se si ha una personalità forte come la
mia. Quando scopro che ho a che fare con un approfittatore, recido i legami in
un attimo. La pittima (perché non sono vittime, ma pittime) rimane spesso
disorientata dal mio repentino cambiamento, ma dal mio punto di vista mi ha già
succhiato fin troppo e quindi deve andarsene.
MP – Ahem… un bel caratterino, il suo. :-)
S – Chi mi ama mi prende così come sono. Gli altri possono accomodarsi
fuori, il mondo è grande.
MP – Dicono che sotto alla sua dura corazza si nasconda un cuore molto
tenero.
S – E’ così, infatti. Proprio perché sono ipersensibile e ho un cuore molto
tenero, ho bisogno di una corazza particolarmente robusta che non mi esponga a ferite
mortali.
MP – Ma chi riesce ad accedere alla sua parte più tenera…
S – Vivrà un’esperienza indimenticabile. In amore sono caldo e generoso, impetuoso
e intuitivo. Intuisco i desideri del partner e faccio di tutto per andare oltre
alle sue aspettative. Sono molto fedele ed esigo in cambio pari fedeltà e
dedizione assoluta.
MP – I litigi con lei sono spesso spettacolari…
S – Le riconciliazioni lo sono ancora di più.
MP - Lei è dotato di un'ironia sferzante.
S - La mia autoironia lo è ancora di più. Prendo tutto maledettamente sul serio, ma bisogna essere capaci di sorridere di se stessi, prima ancora che degli altri.
MP - Lei è dotato di un'ironia sferzante.
S - La mia autoironia lo è ancora di più. Prendo tutto maledettamente sul serio, ma bisogna essere capaci di sorridere di se stessi, prima ancora che degli altri.
MP – Mi parli del suo rapporto col cibo.
S – Il rapporto con il cibo è sintomatico del rapporto che si ha con la
vita: gli eccessi nell’uno o nell’altro senso sono spie di qualcosa che non va
nella propria vita.
MP – Come definirebbe la sua filosofia del cibo?
S – Il cibo è il secondo più grande piacere della vita, per questo va
cucinato e scelto con cura, a partire dagli ingredienti. Cerco sempre
ingredienti di primissima qualità e sono disposto ad andare in capo al mondo
per trovarli. Amo i piatti semplici come il branzino al sale, dove un
intervento minimo e pochissimi ingredienti esaltano il naturale, delicato gusto
della pietanza; e amo anche i piatti complessi, i cui profumi e sapori si
succedono nel palato, svelandogli le loro preziose alchimie. Non sopporto
invece i piatti pretenziosi, pasticciati e mal cucinati.
MP – Carne o pesce?
S – Entrambi, con una leggera preferenza verso il pesce.
MP – Sapido o sciapo?
S – Sapido, che domande! Sapido e speziato: adoro le spezie, i loro
inebrianti profumi, i loro sgargianti colori, i loro stuzzicanti sapori… Sa che
sono l’unico segno zodiacale a cui è stato dedicato un peperoncino? Si tratta
dello Scorpion Trinidad Moruga, il peperoncino più piccante del mondo.
MP – E il cioccolato?
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S – Amaro, amarissimo, extrafondente; oppure un pochino meno amaro (diciamo al 70%), ma
insaporito con zenzero, peperoncino, canella…
MP – Le capita mai di mettersi a dieta?
S – Mi è capitato, sì; è stato difficile prendere la decisione perché amo
mangiare, ma una volta che ho deciso nulla mi distoglie dall’obiettivo e non
sgarro.
MP – Non sgarra proprio mai? :-)
S – Beh, qualche volta… e allora lo sgarro lo faccio per bene, altrimenti
che sgarro è?
MP – Sono quasi le 5, è ora che vada: la navetta per la Terra parte tra poco.
S – Aspetti, prima di andarsene prenda un te’ con me, ho preparato un
dolcetto speciale proprio per lei: un impasto molto particolare a base di burro
e mascarpone, frutta fresca e secca e un delizioso sciroppo di cioccolato al
cumino.
MP – Cumino nel cioccolato???
S – Provi ad assaggiarlo, è sorprendente.
MP (con la bocca piena) – Ma lo sa che ha proprio ragione?
S (con un sorriso indulgente) – Certo che lo so: io ho sempre ragione…
MP - Perché questa ricetta la rappresenta?
S - Perché è particolare, con il suo impasto insolito a base di burro e mascarpone; esagerata, con livelli di trigliceridi vertiginosi, ma super-buona grazie alla dolcezza naturale dei fichi e dei datteri. Inoltre è fortemente connotata da una spezia dall'aroma forte e pungente come il mio aculeo, il cumino. Il cumino è come me: lo si ama o lo si odia, non si può restare indifferenti.
TARTELLETTE DI FICHI E DATTERI
CON SCIROPPO DI CIOCCOLATO AL CUMINO
(Da: Paul A. Young – Avventure al
cioccolato – De Agostini)
Per 4-6 tartellette
Per la pasta al mascarpone:
250 g burro a temperatura ambiente
300 g mascarpone fresco
300 g farina 00
1 bacca di vaniglia (semi)
1 pizzico di sale
1 tuorlo + 1 cucchiaio di latte per spennellare
Per la farcia:
6-8 fichi maturi e dolci
12-18 datteri mediorientali, snocciolati
Zucchero Demerara
Per lo sciroppo di cioccolato:
100 ml acqua
100 g zucchero di canna semolato
15 g semi di cumino
200 g cioccolato fondente al 70%
Preparare l’impasto: lavorare il burro, il mascarpone, il sale e i semi di
bacca di vaniglia fino ad ottenere una crema liscia. Aggiungervi a poco a poco
la farina setacciata incorporandola bene ed evitando la formazione di grumi.
Avvolgere l’impasto in pellicola e farlo riposare in frigo per almeno 2 ore.
Infarinare bene la spianatoia, stendere l’impasto in sfoglie di 4 mm di
spessore e ricavarne dei dischi di 16 cm di diametro. Spennellarli con il
tuorlo sbattuto con il latte. Ripiegare 3 lembi di pasta verso l’interno in
modo da ottenere delle tartellette triangolari e spennellare ancora con il
tuorlo e cospargere ognuna con un cucchiaio di zucchero Demerara. Far riposare
le tartellette in frigorifero per 10 minuti.
Preriscaldare il forno a 180 °C.
Lavare i fichi, tamponarli delicatamente e tagliarli a metà senza
sbucciarli. Estrarre le tartellette dal frigo. Disporre su ogni angolo un
dattero snocciolato, adagiare al centro 3 mezzi fichi a fiore. Cospargere con
altro zucchero Demerara e infornare per 20-25 minuti, finché le tartellette
risulteranno dorate e croccanti.
Nel frattempo preparare lo sciroppo di cioccolato: far bollire l’acqua, lo
zucchero e i semi di cumino per 5 minuti, in modo che l’aroma si infonda
pienamente. Filtrare e versare sul cioccolato spezzettato, disposto in una
ciotola. Mescolare con cura per amalgamare.
Sfornare le tartellette, colarvi sopra lo sciroppo e servirle calde o a
temperatura ambiente. Sono buonissime!!!!!
Note della Apple Pie:
-
Il riposo in frigo delle tartellette è fondamentale per
far rilassare le maglie di glutine, evitando che le tartellette si sformino e
ritirino in cottura.
-
Se non amate l’aroma del cumino, sostituitelo con altre
spezie come lo zenzero grattugiato o la cannella, o ancora i chiodi di
garofano.
Tu sei incredibile, mia cara Scorpionc"ina"!
RispondiEliminaSei stata il dulcis in fundo del mio contest, in tutti i sensi!
Hai fatto un lavoro davvero eccezionale, sinceramente stento perfino a trovare le parole giuste per ringraziarti di tutta l'originalità e l'entusiasmo che hai profuso in questa iniziativa!
Ben presto e volentieri deciderò se stare con o contro il cumino: questa ricetta s'ha da provare!
Grazie mille e in bocca al lupo!!! :*
Ma grazie Raffy, sei davvero molto gentile!!! :-)
EliminaE' stato un piacere partecipare e mi sono divertita a elaborare il post (anche se non mi è uscito carino come volevo). Mi dispiace solo essere arrivata all'ultimo, ma avevo puntato tutto su un'altra ricetta che alla prova assaggio non si è rivelata molto "scorpionica"...
... e qual è il primo piacere della vita? ;)))
RispondiEliminaP.s. Sei grande e che te lo dico a fare?
Hmmmm... bere? ;-D
EliminaSenti un po', ma non è che hai intervistato segretamente mio marito? Si, perché sembra proprio che parli lui, scorpione della peggior specie....sono qui che ancora rido perché certe cose sono talmente vere che quasi quasi vedo lui! Sei troppo forte. E' davvero troppo bella la tua intervista. Genius!
RispondiEliminaBacione grande, Pat
Patty, tu sei troppo buona, davvero. :-)))
EliminaIn realtà avevo in mente un post più spiritoso, ma al momento di mettermi alla tastiera... è uscito questo!
In pratica ho intervistato me stessa, cercando di essere autoironica (e spero di esserci riuscita ^_^).
Un bacione!
Bellissimo!!!
RispondiEliminaMi è piaciuta questa intervista e devo crederti sulla parola, non conosco nessuno dello scorpione, ma credo che dopo tutte queste notizie lo saprò riconoscere immediatamente.
Cioccolato al cumino??? Interessantissimo, provo e ti faccio sapere!
ciao loredana
Loredana, in realtà siamo molto meno cattivi, saccenti e arroganti di quanto non appaia qui... è solo che ho letto un po' di info in rete e ho cercato di inserire questi elementi, senza menzionarli esplicitamente.
EliminaIl cioccolato al cumino è da provare, magari dimezzando la dose (nel caso in cui non ti piacesse).
Un bacione.