sabato 28 gennaio 2012

Zuppa di cicerchie e piselli secchi


Ultima puntata di noi (St)renne fondatrici, che prelude alla settimana in cui pubblicheranno le nostre (St)renne per un mese, le blogger cioè che hanno vinto la tornata novembrina del

venerdì 27 gennaio 2012

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!! - Pignolata in cornucopia augurale




« Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio,
ego me baptizzo contro il malocchio.
Puh! Puh!
E con il peperoncino e un po' d'insaléta
ti protegge la Madonna dell'Incoronéta;
con l'olio, il sale, e l'aceto
ti protegge la Madonna dello Sterpeto;
corrrrrno di bue, latte screméto,
proteggi questa chésa dall'innominéto. »


Io non sono superstiziosa e immagino che non lo sia neppure lei;  è un fatto però che da qualche anno a questa parte il giorno del suo compleanno o le "date limitrofe" sia funestato da qualche evento negativo per la sua vita, tanto che adesso ha perfino paura a festeggiarlo. 

Potevamo noi suoi amici far finta di nulla? Assolutamente no! Il 27 gennaio di X anni fa è nata una delle persone più meravigliose che abbia mai conosciuto e solo per questo fatto, tale data merita di essere ricordata in modo speciale e di venire cerchiata di rosso sul calendario, insieme a quella del compleanno dei parenti e degli amici più cari.


E tra i suoi amici più cari, conosciuti grazie al web e poi incontrati di persona, ci sono alcuni blogger che hanno voluto contribuire a  organizzarle questa piccola festa on line, con tanto di filastrocca propiziatoria e di banner, ideato dalla fantastica Mai, pieno di amuleti. 

Abbiamo deciso di realizzare per lei tante ricette portafortuna, per augurarle tutto il bene possibile e tutta la gioia che il suo grande cuore può contenere, ma soprattutto per farle sapere che le vogliamo un mondo di bene. 

giovedì 26 gennaio 2012

Tagliatelle all'arancia con ragù bianco di anatra


Driving lesson number one: open your car. 

Come scrivevo qui, di recente ho rottamato il vecchio e fedele Catorcino e acquistato una nuova auto usata (è quasi un ossimoro! ^_^).
Il Catorcino aveva la chiusura centralizzata (fino a quando non ho dovuto farla disabilitare per i problemi che mi dava con pioggia e nebbia), ma non aveva certo il telecomando a distanza. Non che la cosa mi abbia mai turbata più di tanto, ma a volte quando arrivata al parcheggio dell'iper con un carrello pieno di spesa non mi ricordavo più dove lo avevo messo, mi è capitato di pensare che un telecomando mi sarebbe stato utile.
La mia nuova auto usata il telecomando ce l'ha, anzi ha due pulsanti: uno per aprire e chiudere l'auto, l'altro per l'allarme. Fico, no? Il venditore mi ha mostrato i due pulsanti e abbiamo fatto due prove insieme, poi ognuno è andato per la sua strada. 
Tappa n. 1, l'ACI per il passaggio di proprietà. Parcheggio l'auto, scendo e con nonchalance pigio il bottoncino. Immediatamente l'auto ha cominciato a suonare, rompendo la quiete pomeridiana. Mi affretto a ripremere il tastino e poi pigio il secondo. Fiùùùù!
Entro all'ACI, sbrigo la pratica ed esco. 
Questa volta ci faccio attenzione: osservo attentamente i due tastini e ne premo uno. 
Allarme attivato in tutto il suo fragore. Lo disattivo mentre una vecchietta si affaccia al balcone, salgo sull'auto e parto.
Tappa n. 2, il supermercato. A questo punto comincio ad avere l'ansia del pulsante. Li studio attentamente, valuto ogni probabilità, mi dico che 10 minuti prima avevo premuto questo e quindi adesso devo premere l'altro, premo con trepidazione e l'auto strombazza all'impazzata. Qualcuno si stupisce se da quel momento ho deciso di usare la chiave e di lasciar perdere i pulsantini? Ma di una cosa non ho alcun dubbio: se un giorno dovesse partirmi l'allarme in un luogo pubblico e io cercassi di disattivarlo, di sicuro aprirei l'auto. Dopo tutto l'importante è riuscire a salirci sopra, no?

martedì 24 gennaio 2012

Tagliatelle ciucco & sobrio al sugo di granchio reale


Tutti noi conosciamo le tagliatelle paglia & fieno, giusto? Bene. Da oggi ci sono anche le tagliatelle ciucco & sobrio. Sono nate dalla mia necessità di consumare la quantità
industriale di tagliatelle che ho prodotto, ma si sposano alla perfezione con un sugo di granchio reale che avevo adocchiato già da un po' e che non mi decidevo ancora a fare perché a mio avviso gli mancava qualcosa: una spruzzata di vino.

Il vino è nelle tagliatelle e ci sta a meraviglia. Non fatevi ingannare dal fatto che ho usato un corposo Nebbiolo: la farina lo ha stemperato parecchio, lasciandone intatti il profumo e il retrogusto ma togliendogli l'eccesso di corposità che sovrasterebbe il sugo di pesce. 

Questa è la mia seconda proposta per l'MTChallenge di gennaio 2012. 

lunedì 23 gennaio 2012

Tagliatelle al Nebbiolo con ragù di cervo


Ci risiamo: è tornato l'MTChallenge dopo la pausa natalizia, ed è tornato alla grande con una sfida meravigliosa: la  pasta fatta in casa e tirata rigorosamente a mano. Tutto merito di Alessandra C. di Ale Only Kitchen, vincitrice della scorsa edizione, e della sua passione per questa preparazione.

venerdì 20 gennaio 2012

Jota Triestina


Avevo già accennato, mi pare, al fatto che la mia auto non è propriamente uno degli ultimi modelli usciti sul mercato. Il fatto è che nella top ten delle mie attività preferite la guida non figura proprio. Per essere più precisi, si trova all'ultimo posto della top 1000
di conseguenza dell'auto non me ne è mai importato un granché. La mia definizione di automobile è "veicolo con 4 ruote e un motore, per condurre il quale occorre avere la patente" ed eccezion fatta per le prime due macchine, ho sempre riconosciuto i miei automezzi dalla targa (con qualche brutta figura seminata qui e là). Ho sempre posseduto auto di seconda mano e le ho sempre tirate fino all'ultimo rantolo, quando erano pronte per spirare tra le braccia del demolitore. 

Anche il Catorcino, come lo chiamavo affettuosamente (o Vecchio Catorcio, come lo chiamava il Dolce Principe), ha seguito la stessa sorte dei suoi predecessori. L'inizio della fine è cominciato quando l'autoradio ha smesso di funzionare. Un annetto dopo anche la chiusura centralizzata ha cominciato a fare le bizze: ogni volta che pioveva si azionava automaticamente, aprendo e chiudendo freneticamente le portiere fino a quando la batteria non si scaricava, motivo per cui ho dovuto farla disabilitare dall'elettrauto. Il Catorcino si è vendicato dell'affronto chiudendo risolutamente le portiere posteriori, così che per aprirle occorreva fare leva dall'interno passando per lo sportello anteriore e nel contempo premere la maniglia e tirare dall'esterno. Dopo qualche anno di questo maneggio, il Catorcino ha trovato il modo di tenere saldamente chiuse le portiere posteriori, senza possibilità alcuna di aprirle e a quel punto è entrata in campo la grande capacità di contorsionismo della Pulcetta, che ogni volta che la portavo in giro si arrampicava tra i due sedili anteriori prima di arrivare a quello posteriore. Abbiamo continuato così ancora per qualche anno, fino a quando un paio di mesi fa il finestrino dal lato del guidatore, comandato elettricamente, non ha rifiutato di aprirsi. Restava solo il finestrino del lato passeggero e mi stavo giusto chiedendo quanto tempo sarebbe passato prima che entrasse in sciopero pure quello, quando mi è capitata l'imperdibile occasione di acquistare un'auto usata in ottime condizioni a un buon prezzo. L'acquisto ha segnato la fine del Catorcino, che ho portato a rottamare con non poco rimpianto e mezzo serbatoio di benzina che non sono riuscita a recuperare.  
Ma il più dispiaciuto di tutti nell'apprendere della rottamazione del Catorcino è stato lui, il Dolce Principe: "Zia, ma hai comperato una macchina nuova? Che peccato, adesso non ti posso prendere più in giro sul tuo Vecchio Catorcio!
Non preoccuparti amore, sono certa che troverai altri spunti...

Ma basta con i discorsi tristi: parliamo della ricetta di oggi, che fa parte del nuovo progetto delle (St)renne legato alle zuppe della tradizione. Nel corso della settimana siete già passati da Ale e Dani, Annalù e Fabio, Stefania e Flavia
Oggi tocca a me proporre una zuppa, e questa è proprio speciale. La ricetta è di Giorgio e Valeria, la coppia più simpatica e fuori di testa dell'MTChallenge, e io ho avuto l'immenso piacere di gustarla, preparata dalle loro abili mani, un paio di anni fa. E' una minestra robusta, fatta apposta per contrastare il gelo polare di questi giorni, e l'ho gustata con immenso piacere. E' più buona il giorno dopo e l'ideale per prepararla sono i fagioli borlotti di Lamon, che hanno la caratteristica di rimanere perfettamente integri anche dopo ore e ore di cottura. Se però non trovate i preziosi legumi, o se il loro prezzo è un po' fuori dalla portata delle vostre tasche (io ho trovato una confezione da 300 g a € 4,50), sostituiteli con dei fagioli borlotti normali.
Essenziale alla preparazione è la carne affumicata di maiale, stinchetto o costine. Se non trovate questa lasciate perdere e non cedete alla tentazione di sostituirla con lo speck, che perde tutto il suo sapore in cottura.

mercoledì 18 gennaio 2012

Baldinsecco





Mi avevano chiesto di rimanere in panchina e io ho accettato volentieri. Sono giunta perfino a visionare alcuni modelli di panchina e ad attrezzarli con comodi cuscini e trapunta in tinta per godermi lo spettacolo, e invece no: oggi mi tocca scendere in campo.  

Di chi sto parlando? Ma di quelle pazze di Menù Turistico e del progetto Starbooks, che domande!

Lo Starbooks altro non è che una biblioteca virtuale di libri di cucina, che possono essere "sfogliati" virtualmente: le blogger infatti pubblicano le ricette di tali libri e danno un parere sull'affidabilità delle ricette in essi contenute. Vogliamo comperare un libro di Felder? Andiamo sullo Starbooks, clicchiamo sul titolo che ci interessa e vediamo che cosa ne pensano le blogger che lo hanno acquistato e hanno provato qualche ricetta. 

Naturalmente questo elenco è in continuo aggiornamento e dipende da noi tutti contribuire ad arricchirlo; da ottobre 2011 a ottobre 2012 c'è un concorso legato a questo splendido progetto, che consente di vincere un libro al mese: si tratta di spedire quante più ricette possibili tratte da libri. Io ho già vinto due libri e consiglio caldamente a tutti di partecipare: andate qui per saperne di più. Vi dico solo che Menù Turistico è talmente avanti da avere perfino preceduto gli Americani: guardate il concorso indetto dal New York Times e considerate che lo Starbooks è nato nel 2009: ma quanto è avanti la Ale???😁

Ogni mese il Blog Menù Turistico presenta un libro e pubblica una volta alla settimana ricette tratte da quel libro. Da quest'anno però è stata introdotta una novità: non solo Menù Turistico, ma anche altre 5 blogger sono state coinvolte in questa iniziativa: Cristina G., di Insalata Mista & Poveri ma belli e buoni; Cristina B. di Vissi d'arte...e di cucina; Alessandra C. di Ale Only Kitchen, Patty di Andante con Gusto e me in panchina, per poter sperimentare più ricette dello stesso libro ed offrirvi così una panoramica più completa del medesimo. 

Il libro di gennaio è La Farina di castagne della Val di Bisenzio, Claudio Martini Editore, un'opera spettacolare per l'eleganza dell'impostazione grafica ma soprattutto per il modo di trattare il tema, sviscerandone l'aspetto storico, artistico, economico e alimentare, per finire con una sezione ricchissima dedicata agli impieghi di questo frutto in cucina: ricette di tradizione e di territorio si mischiano con elaborazioni più originali e contemporanee, declinando la castagna in un ventaglio di proposte che ora la lodano come "pane dei poveri", ora ne fanno la base di piatti sorprendenti per originalità e raffinatezza. (questo paragrafo è un rimaneggiamento di quanto scritto mercoledì scorso da Ale).  

Io dovrei stare in panchina, dicevo, gustandomi le preparazioni delle mie bravissime colleghe, e invece oggi "me tocca" e scendo in campo. 
Lo faccio con una ricetta molto semplice e veloce, rustica ma deliziosa e a mio avviso perfetta per la merenda. 
Devo dire che ho fatto fatica a conservare i quadrotti abbastanza a lungo da fotografarli, ma mi sono fatta forza e adesso ve li presento. Inutile precisare che la scatola di latta dove li avevo riposti si è svuotata molto velocemente. ^_^

domenica 15 gennaio 2012

Stufato del Castel San Giovanni

Sapevate che esiste un Palio dello Stufato? Io non lo sapevo e ci voleva il contest di Eleonora (che vede Gualtiero Villa del Teatro 7 come giudice d'eccezione) per farmi scoprire questa meravigliosa tradizione. Il Palio si svolge ogni anno A San Giovanni Valdarno (AR) e lo stufato viene servito nei saloni della Basilica di Maria S.S. delle Grazie, dove gli "Stufatari" si cimenteranno nella preparazione dello storico piatto, di origine medievale. Quest'anno il giorno del Palio è oggi 15 gennaio, peccato non esserci potuta andare, ma l'anno prossimo ci faccio senz'altro un pensierino.


La preparazione dello Stufato alla Sangiovannese è tradizionalmente riservata ai soli uomini, che seguono un'antica ricetta caratterizzata da una miscela di spezie segreta, la cui composizione viene tramandata di padre in figlio e che viene chiamata il drogo. Se 
qualcuno volesse cimentarsi nella preparazione di questo stufato utilizzando il mix autentico, può acquistarlo in loco da Pratesi. La pietanza va cucinata esclusivamente in un tegame di coccio e mescolata solo con il cucchiaio di legno.

venerdì 13 gennaio 2012

Gerstsuppe - Zuppa d'orzo e verdure


Che non sia la solita zuppa, l'avete già capito: a poco più di un anno dalla fondazione del gruppo, le (St)renne si sono già connotate come un gruppo di blogger sicuramente matte, ma con gli zoccoli saldamente ancorati a terra e se lo scorso anno in questo periodo vi
abbiamo proposto una serie di ricette per smaltire gli avanzi della tavola delle Feste, quest'anno vi proponiamo una raccolta di ricette di zuppe fumanti.
Niente minestrine light che facciano pensare a tristi diete post-bagordi, ma Mine-(ST)renne attinte dalla nostra tradizione culinaria, zuppe spesse e corpose, corroboranti al punto giusto e che scaldino il cuore, oltre al corpo. Zuppe antifreddo che scacciano la malinconia e che fanno pensare ai tempi andati, quando nel pentolone di rame sospeso sul camino sobbolliva una robusta minestra profumata.

Avete già gustato il minestrone alla genovese di Alessandra, la pasta, patate e provola di Annalù, la Ciorba di Stefania e il Ricucùricò di Flavia; oggi tocca a me proporre una ricetta altoatesina che amo particolarmente, perché riunisce ingredienti semplici e saporiti e mi ricorda le cene dopo una intensa giornata trascorsa sulla neve.
E non dimenticate che se per le prime tre settimane postiamo noi, la quarta settimana è dedicata alle (St)renne per un mese, che hanno vinto la seconda tornata del contest di Stefania sulle (St)renne gluten-free: si avvicenderanno quindi Greta, Eleonora, Loredana, Simonetta e Mai (non necessariamente in quest'ordine ^_^) con le loro proposte.
Volete partecipare anche voi alla prossima raccolta delle (St)renne, condividendo il nostro backstage e concorrendo all'estrazione di un week-end per due persone in un agriturismo in Sicilia? Correte da Stefania per saperne di più e... in bocca al lupo! 

lunedì 9 gennaio 2012

Cannelloni alle verdure (Sorelle Simili)

Che cosa rimane dopo le Feste Natalizie appena trascorse: 

1) Il Dolce Principe mi ha confidato che i miei baci non sono bavosi, ma che lo diceva solo per prendermi in giro (e che quindi continuerà a farlo). 

2) Il giro-vita è aumentato a dismisura e occorre fare qualcosa al riguardo, perché dopo aver dato fondo ai risparmi di una vita per acquistare libri di cucina e non solo, non posso permettermi di cambiare pure il guardaroba.

3) L'amicizia è un dono prezioso che va trattato con cura perché allora non muore mai, neppure se è l'amico stesso a morire.

4) Oggi inizia il nuovo, entusiasmante progetto delle (St)renne: una raccolta di ricette di zuppe della tradizione, per scaldare il freddo (tranne per qualcuno che ha le stagioni invertite ^_^) inverno, dallo scanzonato titolo Mine-(ST)renne's.   
Non la solita minestra insomma, e vorrei ringraziare di cuore la bravissima Mai, che ha creato per noi lo splendido logo. 

Oggi è il turno di Alessandra, domani toccherà ad Annalù, mercoledì a Stefania, giovedì a Flavia e venerdì ci sarà la mia ricetta. 
Noi (St)renne pubblicheremo per le prime tre settimane le nostre proposte, mentre nel corso della quarta settimana pubblicheranno le (St)rennine che hanno vinto la scorsa tornata del contest di Stefania sulle (St)renne gluten-free: si avvicenderanno quindi Greta, Eleonora, Loredana, Simonetta e Mai (non necessariamente in quest'ordine ^_^) con le loro proposte.

mercoledì 4 gennaio 2012

La tavola delle feste secondo le (St)renne: (St)rè Chic! Il pdf

É pronto il pdf!!!! Anzi, siccome a Natale siamo tutti più buoni e la Befana sta per arrivare, i pdf sono addirittura due, con la tavola delle feste declinata nella versione "per pochi" e in quella "per tutti", vale a dire gluten-free, ma senza stress. Un gluten-free in altre parole che non ci vede alla ricerca affannosa di prodotti dietoterapici, ma che richiede solo di osservare qualche accorgimento per presentare piatti gustosi e sciccosi che possano essere mangiati tranquillamente da tutti.

 
 
Se a questo aggiungiamo che alla cucina gluten-free è legato uno strepitoso contest con scadenza a giugno 2012 che vede come premio finale un week-end per due persone all'Agriturismo Baglio Santa Croce di Paceco e come premio intermedio la partecipazione al backstage delle (St)renne per un mese, direi che vi conviene correre sul blog di Stefania, leggere il regolamento e partecipare alla prossima tornata del concorso, che avrà inizio il 9 gennaio.

Nel frattempo godetevi questi due pdf e magari sperimentate qualche ricetta da presentare alla tavola dell'Epifania, perché il nuovo anno inizi sotto i migliori auspici. :-D