"Chi non capisce la propria scrittura è asino per natura", dice il proverbio.
A scanso di equivoci, tengo a precisare che io la mia scrittura la capisco benissimo.
Certo, non sempre al primo colpo, ma la saggezza popolare parla di comprensione della propria scrittura, non di quanto ci si deve impiegare per decifrarla, e quindi posso tranquillamente affermare di non essere un'asina per natura. :-D
Il mio problema semmai è un altro: ultimamente non mi vengono le parole. Visualizzo perfettamente l'immagine di ciò di cui sto parlando, so benissimo a cosa serve ma non mi viene in mente il termine esatto per descrivere l'oggetto.
Prendiamo sabato mattina: sbrigavo le mie faccende come al solito e quando mi veniva in mente qualcosa da aggiungere alla lista della spesa, riportavo l'articolo sul prezioso fogliettino. Dò un'occhiata veloce a quanto già avevo scritto - mi capita non di rado di voler scrivere tre volte la stessa cosa - e aggrotto le sopracciglia: al terzo posto è segnata la voce affettaverdure. "Un affettaverdure?" mi sono chiesta perplessa. "Ho due mandoline e una serie di coltelli da fare invidia a Jack lo Squartatore; il robot ha le lame per affettare le verdure... che me ne faccio di un affettaverdure?". Poi ho aperto l'anta dello scolapiatti e mi sono illuminata. Agguantata carta e penna, ho corretto: asse affettaverdure piccolo. C'era ancora qualcosa che non andava, ma ci stavamo avvicinando. Ho proseguito con le faccende e al terzo passaggio ci sono arrivata: tagliere. Avevo bisogno di un tagliere, visto che la vigilia di Natale avevo fuso l'altro, dimenticato troppo vicino ai fornelli.
E quindi tornando alla saggezza popolare, esiste un proverbio che definisca lo stato di chi, pur comprendendo perfettamente la propria scrittura, non si ricorda più l'italiano?
Pregasi non rispondere Alzheimer. :-D
La ricetta di oggi è fresca e appetitosa, raccontata dalla Chef Marianna Vitale del ristorante Sud alla rivista A Tavola.
Importante un'avvertenza: per scongiurare il pericolo dell'anisakis nel consumo di pesce crudo, tenere il tonno in freezer per qualche giorno. La larva infatti muore dopo 24 ore a -20 °C, ma siccome il freezer di casa di solito ha temperature più alte è meglio essere prudenti.
FRESELLA DI TONNO ROSSO
da A Tavola di ottobre 2010
Per 4 persone
300 g di tonno rosso siciliano
300 g di olive verdi (io ho usato delle olive taggiasche)
200 g di pomodorini spellati e privati dei semi
200 g di mozzarella fior di latte
1 cipollotto
3 fette sottili di pane raffermo
origano
olio extravergine di oliva
sale
Tagliare il pane raffermo a cubetti, tostarlo in forno a 180 °C per 6 minuti e farlo raffreddare.
Tagliare a cubetti anche i pomodori e il cipollotto, condirli con un cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
Snocciolare le olive e tagliarle a pezzetti.
Affettare la mozzarella.
Tagliare il tonno in tartare e condirla con abbondante olio, sale e origano possibilmente fresco.
Posizionare al centro di ogni piatto un cilindro in acciaio e riempirlo a strati secondo quest'ordine: crostini di pane, pomodoro, olive, 1 fetta di mozzarella e tartare di tonno rosso. Sfilare il cilindro e decorare a piacere con cipollotto fresco e fogliette di origano, completare con un filo d'olio e servire.
Mari, Mari...con te il lunedì inizia meglio...^_^ Un bacio e bentornata!
RispondiEliminaCra Mapi, ma che idee... troppo buona questa fresella. yum
RispondiEliminabuona settimana!
ahahahah!!! Io sono come te...con una differenza. Non sto li a scervellarmi troppo per trovare il termine giusto...io l'ho scritto, io faccio la spesa, io so cosa cercare :) Il problema sorge quando non trovo da me sugli scaffali quello che cerco...vai tu a spiegare al commesso cosa è palese per il tuo cervello e non per quelli altrui!! ahahah
RispondiEliminabuonissime oltre che d'effetto queste freselle!
RispondiEliminae anche leggere... che non ci sta male.
se ti può consolare (il mezzo gaudio del proverbio) ti capisco benissimo, la sensazione di avere un nome o una parola in punta di lingua è terribile, mi capita spesso :-(
Ciao!
Francesca
La smetti??? La smetti???? La smettiiiiiiiii???....non mi riferisco al tagliere fuso...ma al fatto che stai diventando troppo brava...con le ricette esoprattutto con le foto!!!!
RispondiEliminaUn bacione grande...bella...tua Flavia
Stupenda foto, Marellina, e bella ricetta.
RispondiEliminaBaciotto
Sai che potresti partecipare al mio contest con queste freselle!:)
RispondiEliminahttp://www.lacuochinasopraffina.com/le-ricette-degli-altri/rosso-sopraffino-il-contest-con-le-ricette-di-san-valentino-della-cuochina
Buono buono il tonno crudo! Bellissima costruzione del piatto!
RispondiEliminaera un pò che non passavo a trovarti..ma mi sono rimessa in paro!!!ho letto attentamente tutte le tue belle ricette...BRAVA!a presto
RispondiEliminache buone che sono e mi piacciono così a torre :-)))
RispondiEliminaFrancy grazie, paciocchina bella, buon anno anche a te! :-)
RispondiEliminaEleonora grazie, una ricettina fresca per depurarsi dopo le abbuffate delle feste!
Silvia è vero, c'è anche questo lato della medaglia! Il mio problema è che se il termine non è giusto, rischio di dimenticarmi che cosa volevo in realtà! :-/
Francesca, io mi dico che è uno dei primi sintomi della vecchiaia; il secondo dovrebbe essere la saggezza.... dovrebbe. :-/
Eli/Fla: senti chi parla... la donna vulcanica! :-D
RispondiEliminaGrazie Nadiuzza, ma quando aprirai il TUO blog ci surclasserai tutte... e lo sai!!! ;-)
Veru, grazie per avermi segnalato il tuo contest: partecipo senz'altro! :-))))
Grazie Alessandro! Anche a me piace molto ed è per questo che non ho saputo resistere...
Grazie Fabrizia, pure io sono in tremendo ritardo con i giri nella blogsfera, ma adesso recupero il tempo perduto.
Ely i "cerchi da composizione" mi hanno aperto un mondo... in questo caso ne ho dovuti sovrapporre due, perché i miei non sono molto alti.
Lisa ho pubblicato il tuo commento ma in qualche modo Blogger se l'è "mangiato". Un bacione fortissimo anche a te!
Adoro questi accostamenti ed anche se non mi sovviene la parola adesso :P ahahahahaha aggiungo solo che per me non sono tanto salutari...
RispondiEliminaIl perchè è presto detto...non mi accontento mai di una sola fresella...vado avanti fino all'autodistruzione in questi casi. Solo i dolci possono distrarmi...che dici con quale dolce concludiamo una cenetta del genere?! :P ehehehheh
Tranquillo Mario che all'autodistruzione non ci arrivi... perché la quantità di tonno è limitata!!! ;-)
RispondiEliminaAl dolce sto pensando... e anche alle altre portate! ;-)
Mi aggiungo al coro di BRAVA BRAVA BRAVA!!!
RispondiEliminaIl tonno è proprio versatile, crudo, cotto, sott'olio....
Cristina
Inserite anche queste due! :)
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