martedì 16 dicembre 2014

DOLCI REGALI - Perché non c'è due senza tre


Il primo è stato L'ora del patè: caso editoriale dell'anno 2013, la prima tiratura (1700 copie, contro le 500-600 copie che di solito si stampano per i libri di cucina) è andata esaurita in soli 5 giorni e un mese dopo c'è stata la ristampa di altrettante copie.
Poi è uscito Insalata da Tiffany: era il 17 luglio, a ridosso delle ferie estive, e un lancio vero e proprio non c'è stato; l'unica presentazione ufficiale è avvenuta nella splendida cornice di Villa Regina Margherita a Bordighera il 5 settembre. Eppure anche di questo, le prime 1700 copie sono state vendute tutte.

E siccome non c'è due senza tre, oggi esce DOLCI REGALI, il terzo libro della Collana dell'MTChallenge, edito da Sagep, armonizzato dalla penna brillante di Alessandra Gennaro e curato dall'instancabile Fabrizio Fazzari, a cui va il mio ringraziamento più sentito.
Le fotografie sono di Paolo Picciotto, che non ha certo bisogno di presentazioni,


 e le illustrazioni della bravissima Mai Esteve, che si è riconfermata fedele interprete dello spirito del libro e di tutto ciò che ruota attorno all'MTChallenge, a cui del resto partecipa da diversi anni come concorrente, oltre che come membro della Redazione.

Dolci regali dunque, dove quel "regali" significa primariamente "dei re", anche se l'ambivalenza lessicale e il periodo pre natalizio fanno subito pensare ai doni.

A differenza dei libri precedenti, incentrati su sfide specifiche dell'MTChallenge, Dolci Regali è partito da una di queste, quella sul Babà, per poi spaziare tra i dolci nati tra la fine del XVII e gli inizi del XIX secolo, quando la pasticceria divenne un'arte autonoma grazie anche al calo del prezzo dello zucchero. Via allora a tutti gli impasti lievitati dolci, a forma di corona (Savarin, Babà, Kugelhupf, Kringel, etc.) o di treccia, simboli quindi di potere e di regalità. perché il potere dei monarchi veniva comunicato anche tramite i cibi serviti a corte.
Ma anche i poveri hanno escogitato i loro dolci, più modesti, certo, di quelli serviti a palazzo, ma ugualmente buoni: le Graffe, i Krapfen, la Torta delle rose, i Buns, etc., sono tutti la risposta popolare ai dolci di corte.
Completano il libro la sezione di sciroppi e bagne, quella delle creme e "la dispensa del castello", una raccolta di sciroppi e liquori, conserve e acque profumate, che ogni cuoca reale deve avere sottomano.

Una ricca raccolta di 130 ricette insomma, alcune delle quali senza glutine, da  mangiare con gli occhi prima che con la bocca, che vi farà subito venir voglia di mettere le mani in pasta.

E non è tutto:

Acquistando una copia di Dolci Regali, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri, un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta - dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

Insomma, correte in libreria a ordinarlo, ma soprattutto...



9 commenti:

  1. duemila copie, il paté... e 1700 la ristampa.
    e su questo, non diciamo niente, perché non siamo superstiziosi, tranne in qualche caso ;-)
    grazie per tutto il lavoro che hai fatto, per il contributo sempre puntuale, per il tuo occhio infaticabile e il tuo cuore che non conosce confini e per questa unica capacità di darmi coraggio, che è tua e di nessun altro.
    ;'mtc non sarebbe la stessa cosa, senza di te.

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  2. Un'altra bellissima tappa di questo meraviglioso viaggio, che mi ha permesso di conoscerti di persona e di condividere con te tanti momenti di allegria e di vera gioia come quello che stiamo vivendo oggi.
    Unica e inimitabile Mapi, un abbraccio forte!

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  3. Mi associo ai ringraziamenti di Alessandra anche se io la stesura del libro la vivo "da lontano".
    Un bacione Mapi!!

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  4. Tu sei una di quelle persone che una volta conosci non ne puoi fare a meno, sopratutto se come me, ami la sincerità! Hai dimenticato di scrivere che tu sei insostituibile in tutto questo lavoro, e come dice Alessandra: "non sarebbe la stessa cosa, senza di te."
    Ed io aggiungo... con una compagnia come la vostra e quella della comuniti dell'MTC, come se fa a non imparare!???!!!
    Io non posso fare altro che ringraziarvi!

    besitos

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  5. Ma che meraviglia di sogno è essere arrivati son qui insieme.....da lì?

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  6. Che posso dirti io adesso? Che mi piacerebbe davvero conoscerti di persona. Tu e le altre che hanno dato vita a tutto. Brave.

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  7. Ciao, arrivo da te perché ho visto che anche tu fai parte di AIFB come lo sono io. Mi sono unita unita ai tuoi lettori e mi piacerebbe tanto che tu facessi altrettanto. A presto, Claudia.
    http://www.lacucinadistagione.blogspot.it/

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    1. Io purtroppo ho un piccolo difetto: sono asociale. :-)
      Mi unisco volentieri ai blog che mi interessano, anche se di fatto ho pochissimo tempo da dedicare al web (e pure al mio blog: se ci hai fatto caso, le pubblicazioni non sono molto frequenti).
      Di sicuro non seguo blog su richiesta, e l'appartenenza ad AIFB non mi influenza minimamente: direi anzi che una richiesta come la tua è indice di un comportamento contrario all'etica di AIFB.
      Togliti pure dai miei follower se lo desideri, ma non stupirti se non mi unisco ai tuoi.

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