venerdì 7 marzo 2014

Applesauce Coffee Cake per lo Starbooks di marzo

Oggi per lo Starbooks pubblico una ricetta sfiziosissima di Martha Stewart: una torta di mele studiata apposta per accompagnare il caffè americano.
Se infatti il nostro caffè espresso mal si presta ad essere accompagnato da dolci, la bevanda allungata che bevono nel resto del mondo richiede appunto un accompagnamento, al pari del tè.

Il libro che stiamo testando per lo Starbooks questo mese è Cakes, l'ultima fatica di Martha Stewart, che dedica un intero capitolo ai dolci di accompagnamento per il caffè.

Qui trovate la ricetta e i miei commenti.
Buona giornata!

Immagine presa dal sito di Martha Stewart

mercoledì 5 marzo 2014

Torta alla panna e pesche sciroppate


Questa torta è la preferita di mio fratello Guido; mia mamma ce la faceva sempre ai compleanni quando eravamo piccoli, ma da adulti i nostri gusti si sono un po' differenziati; non per mio fratello per l'appunto, che è rimasto affezionato a questa torta semplicissima, ma fresca e squisita.

mercoledì 26 febbraio 2014

Crema di foglie e gambi di carciofo (...perché non si butta via niente!!!)


Il cibo è sacro, si sa, e va rispettato. Il rispetto del cibo va di pari passo col rispetto per la vita: mangiare garantisce la sopravvivenza e buttare via qualcosa di commestibile è un insulto alla miseria: non c'è niente che mi faccia vedere rosso più di quelle feste dove gli invitati cominciano a tirarsi addosso il cibo, per gioco.
E' per questo che mentre preparavo lo Strudel dolce di carciofi che ho proposto per l'MTChallenge di febbraio, mi sono immediatamente posta il problema di come utilizzare le foglie di carciofo che stavo togliendo, perché per la ricetta mi servivano solo i cuori del prezioso ortaggio.

La risposta è stata spontanea: ne farò una crema di carciofi... e già che ci sono utilizzerò pure i gambi!
Così ho riempito il lavello di acqua, l'ho acidulata con abbondante aceto bianco e mi sono messa a sfogliare i carciofi, buttando foglie e gambi nell'acqua acidulata.
Poi, mentre i cuori di carciofo cuocevano, ho riempito la seconda vasca del lavello con acqua fresca, pure quella acidulata con aceto bianco, e mi sono messa a strofinare con le mani tutte le foglie di carciofo, specialmente quelle esterne che erano più sporche, per poi passarle alla seconda vasca.
Terminata l'operazione sono passata a pulire i gambi dei carciofi, ho messo tanta acqua in una pentola molto capace e....

Chiedo scusa per le foto: la luce ha virato al blu e la crema sembra grigia; in realtà era di un delicato verde salvia.

lunedì 24 febbraio 2014

Strudel dolce ai carciofi e ricotta, con crema di ricotta e yogurt greco



L'idea mi è balenata all'improvviso.
Stavo facendo la spesa al mercato, e non c'è niente che mi piaccia di più che vedere tante belle verdure fresche esposte in bell'ordine nelle bancarelle, specialmente in una giornata di sole (dopo tutta la pioggia che è caduta in queste ultime settimane). Ero lì ad ammirare gli ortaggi, quando mi sono bloccata davanti a una bella cassetta di carciofi mammola, quelli senza spine.
E' stato a quel punto che è nata l'associazione: carciofi mammola - Tina Mamola (un'amica di forum conosciuta tanti anni fa) - crostata dolce ai carciofi di Giuseppe Berardi, postata da Tina diversi anni fa.
L'avevo provata, io, quella crostata dolce ai carciofi, e mi era pure piaciuta; l'unica pecca che avevo trovato era l'eccessiva dolcezza: il ripieno era molto dolce, la pasta frolla ci metteva del suo e il risultato finale era un po' stucchevole. Non l'avevo più rifatta quindi, ma evidentemente il mio subconscio non aveva archiviato del tutto la ricetta, perché guardando quegli splendidi carciofi mi è tornata in mente la crostata e mi sono detta felice che la pasta strudel, che è neutra, era perfetta per un ripieno necessariamente molto dolce per "inglobare" il carciofo. E giustappunto l'MTChallenge di questo mese verte sullo Strudel, proposto dalla bravissima Mari.

Detto fatto ho acquistato i miei carciofi e una volta tornata a casa ho ripreso in mano la ricetta, che ho leggermente rimaneggiato diminuendo un po' lo zucchero del ripieno. Ho inoltre deciso di sostituire la ricotta vaccina con quella di pecora, più saporita.
Per accompagnare il mio strudel avrei voluto fare un gelato; purtroppo me ne è mancato il tempo, così ho adattato l'idea a una crema.
Ho pensato di usare yogurt greco, la cui acidità ripulisce la bocca e bilancia la dolcezza del ripieno; ricotta di pecora, per richiamare il ripieno, e zucchero. Semplicissima ma davvero buona, e perfetta per questo strudel così particolare: è buonissimo, ma mi rendo conto che non può essere proposto a chiunque, tanto è "strano": richiama molto il cannolo siciliano, ma con la sorpresa dei carciofi.

venerdì 21 febbraio 2014

Jota-Strudel, ovvero Strucolo ai crauti e stinco di maiale affumicato, con crema di fagioli di Lamon


E' da un sacco di tempo che ho una voglia matta di Jota, ma per un motivo o per l'altro non trovo mai il tempo di farla. Il procedimento infatti è un po' lunghetto, e vi si aggiunge il fatto che è meglio farla il giorno prima per consentire ai sapori di amalgamarsi. L'MTC di questo mese mi ha permesso di soddisfare questa voglia: Mari infatti ci ha proposto lo Strudel, da declinare nella sua versione dolce o salata (e in questo caso si chiama Strucolo e viene lessato, avvolto in uno strofinaccio) e io ho colto al volo l'occasione di destrutturare la saporita Jota, che da minestra diventa così un piatto asciutto.




Naturalmente per destrutturare la Jota ho dovuto per così dire rovesciare il procedimento di cottura dei vari ingredienti: nel mio Strucolo i fagioli - rigorosamente di Lamon - vengono lessati nell'acqua di cottura dei crauti, e non viceversa, ad esempio.



Il risultato è stato uno Strucolo di tutto rispetto, che è stato letteralmente spazzolato dai miei commensali. Vi dico solo che la coppia di amici vegetariani presente alla cena mi ha confessato di avere per un attimo rimpianto tale scelta alimentare. J

Come dite? Sto strizzando esageratamente l'occhio alla bella Trieste, dove il nostro giudice di questo mese vive? Ma noooooooooooooo, che cosa andate pensando?????? J

mercoledì 19 febbraio 2014

Mazaresi al pistacchio


A partire da quest'anno lo Starbooks, con il quale collaboro, ha deciso di ampliare gli orizzonti dei libri testati e di esaminare anche un Classico della cucina (italiana ma non solo) ogni trimestre, per recuperare le preziose radici della tradizione culinaria.
Vi sono infatti tantissime ricette base che rischiano di perdersi nel mare magnum delle nuove pubblicazioni del settore, che cavalcano le mode del momento.

La ricetta che ho scelto di realizzare oggi, viene diritta diritta dalla mia città di origine: Mazara del Vallo (TP).
La trovate qui, insieme ai miei commenti.