No. Decisamente
no. Non ci siamo per niente.
In questa ricetta
la Hahnemann ha decisamente toppato sia con le dosi degli ingredienti (lievito
di birra in quantità industriali, troppo poca farina o troppi liquidi, fate voi),
sia
con il tipo di questi (farina normale al posto della Manitoba), sia con il
procedimento. Alcuni passaggi sono dati per scontati (l’ammollo dell’uvetta,
per esempio), altri sfidano le leggi della fisica
e della geometria. Il procedimento della
sfogliatura è descritto in maniera vergognosa, ve lo copio pari pari e sfido
chiunque non abbia mai preparato una pasta sfoglia in casa a capirci qualcosa. Un
disastro su tutti i fronti, che mi ha costretta a recuperare il primo impasto, irrimediabilmente molle, e a rifare la ricetta alla mia
maniera, variando dosi, tipo di ingredienti e procedimento.
Quello che fa rabbia è che una volta aggiustate le dosi di farina e la sua tipologia e modificato il procedimento, questi dolcetti sono risultati spaziali: un equilibrio di sapori assolutamente perfetto, per un risultato sublime.
"I dolcetti di Natale danesi sono divini" scrive la Hahnemann, e ha ragione; peccato che la sua ricetta faccia acqua da tutte le parti.
Devo dire che
nonostante tutto mi dispiace, perché il libro non è da buttare via;
però su tre ricette che ho provato una era approssimativa, l’altra era di
biscotti alla cannella che sapevano prevalentemente di limone e questa è
totalmente cannata. So che ad alcune delle altre Starbookers è andata meglio e quindi è
evidente che sono stata sfortunata nella scelta delle ricette, però non si può
pubblicare un libro – venduto a caro prezzo – con ricette scritte così. Un libro ricco di
spunti, certamente, ma con ricette da prendere con le pinze, perché non tutte riescono; a tutte noi è venuto il dubbio che il libro sia stato scritto a più mani, oltre che con una certa superficialità, e che non tutte le ricette siano state testate. Peccato.
Di seguito vi dò la
ricetta della Hahnemann così come è descritta nel libro, con i miei commenti tra parentesi in corsivo.
Più giù vi dico
come l’ho rifatta io e come ho recuperato il disastro risultante dalla prima prova, durante la quale ho seguito pedissequamente la ricetta originale.
Per fortuna avevo iniziato dimezzando le dosi di tutto, così mi sono rimasti abbastanza ingredienti (soprattutto uvetta e scorze di agrumi candite) per riprovarci.
Prima di guardare la mia ricetta però, vediamo come è andata con le altre Starbookers:
Alessandra - Menù Turistico: Ring Cake
Roberta - Le chat égoiste: Dolcetti di santa lucia
Alessandra - Ale only kitchen: Pepper nuts
Stefania - Araba felice in cucina: Honey layer cake with orange mousse
Cristina - Vissi d'arte e di cucina: Gløgg
Patrizia - Andante con gusto: Controfiletto di maiale con mele e topinambur
Emanuela - Arricciaspiccia: Rice Pudding