Oggi per il Calendario del cibo italiano di AIFB si apre la Settimana degli agrumi, frutti che ci conducono per mano durante tutto l'inverno, regalandoci preziose vitamine e minerali che aiutano l'organismo a superare indenni la stagione fredda.
Gli agrumi sono frutti antichissimi di piante del genere Citrus; l'uomo li coltiva da 4000 anni, ma le prime notizie circa la loro esistenza risalgono al 2205 A.C., nello scritto cinese Tributo a Yu, dove vengono menzionati alcuni agrumi, probabilmente mandarini e pomelo, mentre nell'800 A.C. il Vajaseneyi sambita indiano cita limoni e cedri.
Quello che non tutti sanno, è che gli agrumi che conosciamo attualmente sono il frutto di incroci tra tre specie originarie: il cedro, il mandarino e il pomelo.
L'immagine che riporto, tratta dal blog di Dario Bressanini (che a sua volta l'ha presa da Nature), illustra gli incroci che hanno portato alla creazione di 9 tra le 25 varietà di agrumi ad oggi conosciute.
Immagine da Le Scienze Blog di Dario Bressanini |
Inizialmente classificati come Citrus Japonica, sono stati spostati nel genere Fortunella Japonica nel 1915, e di recente qualcuno ha perfino messo in discussione la loro appartenenza al genere Citrus. E' però certo che si tratti di agrumi, e al pari di questi ultimi appartengono alla famiglia delle rutacee.
Caratterizzati dalla forma piccola e molto allungata, hanno una polpa molto aspra rivestita da una buccia dolcissima, motivo per cui vengono consumati interi in modo che i due elementi si equilibrino tra loro.
Dal punto di vista nutrizionale sono ricchi di Vitamine C e A, acido folico, potassio, magnesio e calcio e sono ottimi digestivi se consumati a fine pasto. Sono anche ricchi di carotenoidi e contengono quantità apprezzabili di fibra dietetica, che limita l'assorbimento dei grassi e contrasta la fame nervosa.
Oggi li propongo in una variante della classica anatra all'arancia. Fatto curioso, ho trovato la ricetta in una rivista dedicata alle diete dimagranti. Ero stupita inizialmente vedendo proporre una ricetta col petto d'anatra, notoriamente grasso, ma dopo averne studiato le caratteristiche ho capito il perché! ;-)
PETTO D'ANATRA AI KUMQUAT
Da: Le Ricette Perdipeso, gennaio 2015 - Ed. Riza Psicosomatica
Per 2 persone:
1 petto d'anatra, circa 200 g
10 kumquat
1 rametto di rosmarino
Sale
Pepe
Accendere il forno a 180 °C in modalità statica.
Incidere il petto d'anatra dal lato della pelle con tagli profondi.
Massaggiarlo con un misto di sale e pepe facendolo ben penetrare nella carne, quindi adagiarlo in una pirofila, con la pelle in basso. Mettervi sopra il rametto di rosmarino.
Lavare i kumquat, asciugarli, tagliarli a metà sul lato corto e disporli nella teglia tutto intorno al petto d'anatra.
Infornare e far cuocere per circa 25-30 minuti: il grasso che fuoriuscirà dai tagli nella pelle sarà sufficiente a cuocerlo senza farlo attaccare alla pirofila.
Togliere dal forno al termine del tempo di cottura, sollevare delicatamente il petto d'anatra e avvolgerlo in alluminio, lasciandovelo a riposare per 10 minuti prima di tagliare la carne.
Nel frattempo eliminare con un cucchiaio parte del grasso fuoriuscito dai tagli della pelle.
Trascorso il tempo di riposo affettare la carne e servirla con il suo fondo di cottura e con i kumquat.
Note della Apple Pie:
Il petto d'anatra deve essere rosato all'interno e cotto all'esterno. Io purtroppo l'ho dimenticato in forno e la cottura è andata avanti per altri 10 minuti, facendone cuocere anche il cuore, come si vede dalle foto.
Me ne scuso con voi.
Bibliografia:
Blog Le Scienze
Giardinaggio.it
Stilenaturale.com
È vabbè, ti scusiamo ;)))
RispondiEliminaPosso solo immaginare il profumo che avrà invaso la tua cucina mentre preparavi questa delizia. Io non cucino carne, come avrai capito, ma per questa potrei fare un'eccezione! Un abbraccio :)
Complimenti mary! Questa ricetta ci piace molto, anche perché propone un agrume non ben noto a tutti! Baci a presto ;)
RispondiEliminaÈ un agrume che non ho mai utilizzato in cucina...ma penso di averlo mangiato si e no due volte nella vita! Forse...la prima volta c'è sempre, no ?
RispondiEliminama, se proprio, proprio dobbiamo scusarti, lo faremo Maria Pia :))
RispondiEliminaMi piace la tua ricetta e se trovo i kumquat, credo che la proverò di sicuro!
Potrei fregarli alla mia vicina, ma mi sembra brutto...quasi come lei!! ahahahah
bacione
Aurelia
Datemi un'anatra! Questa versione l'hai fatta per me, scommetto ;-).
RispondiEliminaIn effetti adoro tutti questi volatili purché non siano pollo e tacchino e poi si sa in Francia cosa si pensa delle anatre :-).
Mapi una domanda: il trucco del riposo nell'alluminio funziona anche con i volatili interi? Grazie!
RispondiEliminaSì, funziona con ogni tipo di carne arrosto. :-) Serve a far riconfluire i succhi nel cuore del pezzo di carne e restituisce ai commensali una carne umida e succosa.
EliminaUn bacione!
Grazie, lo applico stasera!
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