Oooooocchei, anche quest'anno il grosso delle feste natalizie è passato, con il suo carico di bellezza - il piacere di ritrovarsi, la gioia che brilla negli occhi dei bambini, le chiacchiere rilassate tra amici, la magia, la commozione e l'incanto sempre rinnovati della Messa di mezzanotte - e di fatica, in specie la fatica di cucinare (perché è un piacere, sì, ma costa anche fatica e tempo!).
Terminate le abbuffate, che per me sono state anche meno del solito perché quest'anno abbiamo scelto di preparare poche portate ben scelte e calibrate, che incontrassero il gusto di grandi e piccini, si pone il duplice problema dello smaltimento degli avanzi e... delle calorie di troppo.
Per l'eccesso di calorie personalmente rimando tutto a dopo l'Epifania: al momento urge smaltire gli avanzi, specialmente quelli del cenone di Capodanno.
TANTI AUGURI A TUTTI DI UN BUON 2013!!!!!
RAVIOLI DI COTECHINO E LENTICCHIE IN SALSA DI FAGIOLI (Massimo Bottura)
Da: M. Bottura – C. Sultano – PRO – Bibliotheca Culinaria
Per 8 persone
Preparazione: 3 h
Cottura: 2 h
Difficoltà:
facile
Per la pasta:
500 g semola
rimacinata di grano duro
2 uova intere
5 tuorli
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
1 cotechino (500
g circa)
½ l Lambrusco di
Sorbara
100 g lenticchie
di Colfiorito
100 g lenticchie
decorticate
Sale
Per la salsa
di fagioli:
200 g fagioli
borlotti freschi (io ho usato i surgelati, data la stagione)
1 cipolla bianca
2 coste di sedano
1 rametto di
rosmarino
3 bicchieri brodo
leggero (vegetale o di pollo)
50 g lardo
1 spicchio
d’aglio
50 g burro
Sale
Preparare il
ripieno: bucherellare il
cotechino in più punti, metterlo in una pentola dai bordi alti che lo contenga
giustamente, coprirlo di acqua fredda, portare a ebollizione, ridurre la fiamma
e far sobbollire per 1 ora e mezza da quando l’acqua bolle. Negli ultimi 10 minuti
di cottura preparare la vaporiera versando il Lambrusco al posto dell’acqua e
portando a ebollizione. Trasferire il cotechino nella vaporiera e far cuocere
al vapore del vino per un’altra mezz’ora: il cotechino si sgrasserà
ulteriormente e assorbirà i profumi del vino. Al termine della cottura farlo
raffreddare, tritarlo bene e metterlo in una ciotola.
Nel frattempo
lessare insieme i 2 tipi di lenticchie per 20 minuti circa (le lenticchie di
Colfiorito sono piccoline e non necessitano di ammollo), in modo da ottenere 2
consistenze diverse. Scolarle, farle raffreddare e unirle al cotechino tritato.
Solo a questo punto assaggiare e regolare di sale, se necessario.
Preparare la
salsa di fagioli: tritare
il lardo al coltello e metterlo in una casseruola. Aggiungervi cipolla e sedano
finemente tritati, il rametto di rosmarino e l’aglio in camicia e far rosolare
a fuoco dolce per qualche minuto. Unire i fagioli e farli insaporire qualche
istante, poi versare quasi tutto il brodo caldo e far sobbollire per un’ora
circa, aggiungendo altro brodo se dovesse asciugarsi troppo. Salare solo a fine
cottura, togliere aglio e rosmarino, frullare e passare al setaccio. Tenere in
caldo.
Preparare la
pasta: disporre la semola
a fontana sulla spianatoia, rompervi al centro le uova e i tuorli, aggiungere
un pizzico di sale e sbattere leggermente con una forchetta per allentare il
nodo degli albumi. Incorporare la farina a poco a poco, poi cominciare a
impastare fino ad ottenere un composto piuttosto duro, ma liscio e setoso al
tatto. Io ho dovuto aggiungere 3 cucchiai di acqua perché la semola rimacinata
assorbe molto liquido: regolatevi voi con la consistenza della pasta,
ricordando che il panetto finale deve risultare piuttosto duro e assolutamente
non appiccicoso, altrimenti non riusciremo a stenderlo. Formare una palla e
capovolgervi sopra una ciotola. Far riposare per 30 minuti.
Trascorso questo
tempo stendere la pasta col mattarello in una sfoglia sottilissima (se volete
usate la macchina per la pasta; io preferisco il mattarello, perché la pasta
risulta più ruvida e trattiene meglio il sugo). Dividere la sfoglia a metà e
distribuire sulla prima metà dei mucchietti di ripieno aiutandosi con un
cucchiaino, distanziandoli bene. Ricoprire con l’altra metà della sfoglia, sigillare
i contorni di ciascun mucchietto eliminando quanta più aria possibile
(altrimenti in cottura si apriranno), poi tagliare i ravioli con un tagliapasta
tondo.
Lessare i ravioli
in acqua salata portata al bollore, farli cuocere per 2-3 minuti (dipende
quanto sottile avete fatto la sfoglia, potrebbe volerci anche qualcosa di più),
poi scolarli e condirli con un filo di burro. Metterli nei piatti, rifinire con
la salsa di fagioli e servire.
..................................................................................................................................................................................................................................................................................................volevo dire che sono senza parole, ma non so se ho reso l'idea. Due, ce l'ho, comunque: TI PERDONO.
RispondiElimina(di avermi fatto venire una voglia matta di mangiare di nuovo, di avermi fatto convenire che sì, è meglio rimandare a dopo il 6 i propositi di dieta, e che sì, gli avanzi vanno rielaborati, anzichè riscaldati e basta)... che è sempre meglio di Te possino ;-)
buon anno, amica mia, anche da qui
Non conosco Massimo Bottura,ma questi sono geniali! Sicuramente buonissimi...
RispondiEliminaCiao Mary, non so come fai ... scrivi che cucinare per le feste natalizie è faticoso e poi ci proponi questi stupendi ravioli post capodanno :D
RispondiEliminaNon immagino quali possano essere state le tue creazioni per le cene e pranzi di questi giorni, sei bravissima!!
Un abbraccio e tantissimi auguri per l'anno nuovo,
Valentina
buoni cara mapi...riesco a commentarti (come vorrei sempre fare ma non ci riesco) complice l'ultima (sigh) giornata di ferie! assolutamente da provare la cottura del cotechino con il lambrusco: questa proprio non la spaevo! :-) baciii e ancora auguri!!!!
RispondiEliminaazz.... qui hai calato l'asso!!! addirittura una ricetta di bottura! e che impiattamento, mia cara, fa-vo-lo-so!
RispondiEliminala cottura al vapore di lambrusco è qualcosa che non mi sarei mai neppure sognata... da provareeeeeeee!
buon anno e a presto :)))
Questa del cotechino cotto nel Lambrusco è una genialata. Ma che bella ricetta! Mi piace anche l'idea del doppio legume, lenticchia nel ripieno e fagiolo come condimento.
RispondiEliminaCara Mapi, tanti auguri per un felicissimo 2013!
Ho ascoltato alla radio un'intervista di Bottura che spiegava come i suoi piatti festivi preferiti fossero quelli del...26 dicembre, perchè preparati reinventando (e non riciclando!) gli avanzi dei giorni precedenti.
RispondiEliminaQuesti ravioli sono un esempio perfetto anche se mi sa che farò come te e cuocerò il cotechino ex novo: in questa casa non avanza mai un tubo!
Intanto buon 2013: di ricette, fantasia e curiosità!
Ho una voglia stratosferica anche io di preparare dei ravioli. Ovviamente questa ricetta adocchiata già su FD mi aveva stordita per la bellezza. Bottura è un grande e quel libro che hai proposto mi piace davvero tanto. Mi piace il concetto di reinventare anziché riciclare (che fa un po' tristezza). Di avanzi non ne abbiamo avuti molti, solo i dolci, e quelli si fanno fuori senza grossi sforzi. Però le lenticchie le mangerò spesso nei prossimi mesi, e magari il cotechino, che non ho assaggiato a Capodanno, ce lo posso infilare una di queste volte. Come sempre sei un'ispirazione e quella foto di apertura è splendida. Bacione grandissimo e Auguri di cuore cara Mapi.
RispondiEliminaPat