Un anno.
E' già trascorso un anno da quando ho aperto il blog e mi sembra ieri.
Fino a 13 mesi fa, ogni volta che qualcuno mi chiedeva quando avrei aperto un blog rispondevo, convintissima, mai. Troppo impegno, troppo sbattimento, occorreva
fotografare i piatti, scrivere i post, curare le pubbliche relazioni... no, no, io sono una pigra cronica e tutto quel lavoro non faceva per me. Assolutamente no, non ci pensavo nemmeno. Poi le cose sono cambiate, mi sono trovata con la mia voglia di condividere e discutere di cucina - la mia passione - ma senza un luogo adeguato dove poterlo fare in tutta serenità. Come fare? La soluzione era lì, a portata di mano: apriamo questo benedetto blog e vediamo come va.
Alle spalle a dire il vero avevo una vera e propria squadra: Fabio che mi aveva promesso assistenza tecnica su blogger (e senza il suo aiuto di sicuro non l'avrei sfangata), Alessandra che mi prometteva assistenza e dritte sul piano operativo (e anche qui, senza il suo aiuto e i suoi preziosi suggerimenti questo blog sarebbe rimasto all'età della pietra) e Flavia, che proprio in quel periodo stava pensando di aprire un blog, che faceva il tifo e mi incitava e così, pur con timore e tremore, mi sono lanciata.
Non avevo fatto in tempo ad aprirlo, che mi è arrivata una mail di Alessandra con le prime dritte: "Ti serviranno tovaglie, piatti, ciotoline e materiali da finger food, posate, vassoi, bicchieri... se vuoi vengo a Milano per aiutarti nello shopping, oppure perché non vieni tu a Genova?". "Ah, toh, ho pensato. Credevo che esistessero solo le caccavelle, invece ci sono anche le bloggavelle!" A dire il vero ho anche avuto un moto di sgomento al pensiero dell'avventura in cui mi ero imbarcata, ma oramai ero in ballo e poi la prospettiva di un bel week-end di shopping con Ale era troppo allettante, così sono saltata sul primo treno per Genova e lì, carta di credito tra i denti e Alessandra al mio fianco, siamo andate all'assalto di tutti i negozi che ci sono capitati a tiro. E' stato un fine settimana molto divertente, istruttivo e memorabile (la mia banca se lo ricorda ancora ^_^), con Ale che mi dava consigli sul blog e suo marito che mi dava lezioni accelerate di fotografia. Ho razziato negozi di casalinghi e librerie e quando la domenica pomeriggio Giulio mi ha accompagnata alla stazione carica come un mulo, mi ha chiesto se per caso avessi nascosto un cadavere nel trolley, da tanto pesava. :-D
Non sono mancate le note folkloristiche e le risate conseguenti, e il ritorno è stato a dir poco rocambolesco: pioveva a dirotto ma io sono partita da casa di Ale con il trolley e due sacchetti di carta strapieni di bloggavelle. Naturalmente avevamo i sacchetti di plastica ma non fa fine viaggiare con quelli, quindi ho optato per quelli in scicchissima carta. Che si sono prontamente inzuppati non appena ho messo il naso fuori, e che essendo strapieni si sono prontamente strappati alle maniglie. Arrivata a Milano presentavo uno spettacolo pietoso: un trolley che pesava una tonnellata per i libri, due sacchetti di carta tenuti insieme con la pura forza di volontà, pioggia a dirotto e zero scale mobili (i lavori di ristrutturazione erano ancora in corso) da cui scendere. Non so come ho trascinato tutte le mie masserizie giù per quella interminabile scalinata; giunta a metà della stessa, un nugolo di extracomunitari mi si è precipitato incontro. "Che gentili ho pensato, vogliono aiutarmi". Macché: volevano vendemi un ombrello per ciascuno, e al mio rifiuto si sono dileguati. Ancora oggi non ho idea di come mai tutto quanto sia giunto a destinazione intatto visto che i sacchetti mi sono rovinati a terra innumerevoli volte, con me che prima esclamavo costernata: "Le mie pentoline!" e poi cominciavo a ridere, fatto sta che tutto è arrivato in perfetto stato e una volta giunta a casa ho avuto soltanto il problema di trovare spazio per i miei nuovi acquisti.
Tante cose sono successe da allora: ho conosciuto Stefania, un mese dopo sono nate ufficialmente le (st)Renne, inizialmente come esperimento e poi, visto che ci abbiamo preso sempre più gusto, come gruppo ufficiale. La nostra amicizia si è stretta ancora di più grazie al lavoro, alla condivisione e agli scambi di battute; ho conosciuto tantissime persone meravigliose, sono cresciuta umanamente, ho mandato a ramengo la dieta, grazie all'MTC ho scoperto in me una vena creativa di cui non sospettavo nemmeno l'esistenza e soprattutto mi sono divertita e mi sto divertendo da matti.
Un bilancio positivo insomma, e per questo festeggio il mio primo CompleBlog con una ricetta strepitosa, da grandi occasioni.
E' già trascorso un anno da quando ho aperto il blog e mi sembra ieri.
Fino a 13 mesi fa, ogni volta che qualcuno mi chiedeva quando avrei aperto un blog rispondevo, convintissima, mai. Troppo impegno, troppo sbattimento, occorreva
fotografare i piatti, scrivere i post, curare le pubbliche relazioni... no, no, io sono una pigra cronica e tutto quel lavoro non faceva per me. Assolutamente no, non ci pensavo nemmeno. Poi le cose sono cambiate, mi sono trovata con la mia voglia di condividere e discutere di cucina - la mia passione - ma senza un luogo adeguato dove poterlo fare in tutta serenità. Come fare? La soluzione era lì, a portata di mano: apriamo questo benedetto blog e vediamo come va.
Alle spalle a dire il vero avevo una vera e propria squadra: Fabio che mi aveva promesso assistenza tecnica su blogger (e senza il suo aiuto di sicuro non l'avrei sfangata), Alessandra che mi prometteva assistenza e dritte sul piano operativo (e anche qui, senza il suo aiuto e i suoi preziosi suggerimenti questo blog sarebbe rimasto all'età della pietra) e Flavia, che proprio in quel periodo stava pensando di aprire un blog, che faceva il tifo e mi incitava e così, pur con timore e tremore, mi sono lanciata.
Non avevo fatto in tempo ad aprirlo, che mi è arrivata una mail di Alessandra con le prime dritte: "Ti serviranno tovaglie, piatti, ciotoline e materiali da finger food, posate, vassoi, bicchieri... se vuoi vengo a Milano per aiutarti nello shopping, oppure perché non vieni tu a Genova?". "Ah, toh, ho pensato. Credevo che esistessero solo le caccavelle, invece ci sono anche le bloggavelle!" A dire il vero ho anche avuto un moto di sgomento al pensiero dell'avventura in cui mi ero imbarcata, ma oramai ero in ballo e poi la prospettiva di un bel week-end di shopping con Ale era troppo allettante, così sono saltata sul primo treno per Genova e lì, carta di credito tra i denti e Alessandra al mio fianco, siamo andate all'assalto di tutti i negozi che ci sono capitati a tiro. E' stato un fine settimana molto divertente, istruttivo e memorabile (la mia banca se lo ricorda ancora ^_^), con Ale che mi dava consigli sul blog e suo marito che mi dava lezioni accelerate di fotografia. Ho razziato negozi di casalinghi e librerie e quando la domenica pomeriggio Giulio mi ha accompagnata alla stazione carica come un mulo, mi ha chiesto se per caso avessi nascosto un cadavere nel trolley, da tanto pesava. :-D
Non sono mancate le note folkloristiche e le risate conseguenti, e il ritorno è stato a dir poco rocambolesco: pioveva a dirotto ma io sono partita da casa di Ale con il trolley e due sacchetti di carta strapieni di bloggavelle. Naturalmente avevamo i sacchetti di plastica ma non fa fine viaggiare con quelli, quindi ho optato per quelli in scicchissima carta. Che si sono prontamente inzuppati non appena ho messo il naso fuori, e che essendo strapieni si sono prontamente strappati alle maniglie. Arrivata a Milano presentavo uno spettacolo pietoso: un trolley che pesava una tonnellata per i libri, due sacchetti di carta tenuti insieme con la pura forza di volontà, pioggia a dirotto e zero scale mobili (i lavori di ristrutturazione erano ancora in corso) da cui scendere. Non so come ho trascinato tutte le mie masserizie giù per quella interminabile scalinata; giunta a metà della stessa, un nugolo di extracomunitari mi si è precipitato incontro. "Che gentili ho pensato, vogliono aiutarmi". Macché: volevano vendemi un ombrello per ciascuno, e al mio rifiuto si sono dileguati. Ancora oggi non ho idea di come mai tutto quanto sia giunto a destinazione intatto visto che i sacchetti mi sono rovinati a terra innumerevoli volte, con me che prima esclamavo costernata: "Le mie pentoline!" e poi cominciavo a ridere, fatto sta che tutto è arrivato in perfetto stato e una volta giunta a casa ho avuto soltanto il problema di trovare spazio per i miei nuovi acquisti.
Tante cose sono successe da allora: ho conosciuto Stefania, un mese dopo sono nate ufficialmente le (st)Renne, inizialmente come esperimento e poi, visto che ci abbiamo preso sempre più gusto, come gruppo ufficiale. La nostra amicizia si è stretta ancora di più grazie al lavoro, alla condivisione e agli scambi di battute; ho conosciuto tantissime persone meravigliose, sono cresciuta umanamente, ho mandato a ramengo la dieta, grazie all'MTC ho scoperto in me una vena creativa di cui non sospettavo nemmeno l'esistenza e soprattutto mi sono divertita e mi sto divertendo da matti.
Un bilancio positivo insomma, e per questo festeggio il mio primo CompleBlog con una ricetta strepitosa, da grandi occasioni.
La ricetta è alquanto complessa, ma basta scomporla nei suoi fattori costitutivi per rendersi conto che è perfettamente realizzabile anche da noi, Desperate Housewives. Alessandra nell'ultima niusletter ce ne aveva presentato una versione semplificata, ma siccome ho il libro di Ducasse - regalatomi da lei medesima a Natale - ho voluto preparare the original one: in fondo il CompleBlog viene solo una volta all'anno, no?
CREMA DI COZZE ALLO ZAFFERANO
Da: Alain Ducasse - Pesce - Giunti
Per 4 persone:
1,5 kg cozze allevate su pali
80 ml vino bianco secco
40 g scalogno
40 g cipolla ramata
gambi di prezzemolo
1 rametto di timo
1/2 foglia d'alloro
3 strisce di scorza d'arancia
Per la crema:
260 g panna liquida da montare (ma non montata!)
80 ml fumetto di sogliola (io ho usato fumetto di pesce misto)
80 g polpa di pomodoro (io ho usato 1/2 cucchiaino di estratto di pomodoro)
8 g maizena
2 g pistilli di zafferano
Leggete attentamente anche le mie note prima di mettervi all'opera!
La sera prima mettere a spurgare le cozze in una ciotola con abbondante acqua fredda e riporle in frigo. Grattarle, rimuovere il bisso e lavare le conchiglie sfregandole le une contro le altre, in modo da pulirle bene. Scolarle nel colapasta.
Sbucciare e tritare finemente gli scalogni e la cipolla; preparare un bouquet garni con i gambi di prezzemolo, il timo, l'alloro e la scorza di arancia.
Versare le cozze in un sautoir munito di coperchio. Aggiungere lo scalogno, la cipolla, il bouquet garni e il vino, poi incoperchiare e fare spiccare il bollore più rapidamente possibile a fuoco vivo. Non appena le cozze si saranno dischiuse, scolarle in un colino appoggiato su un recipiente d'acciaio.
Estrarre delicatamente le cozze dalle conchiglie ed eliminare le frange, senza rovinare i molluschi. Metterne da parte 60 g per legare la zuppa, sistemare le altre in un recipiente e ricoprirle con poco fondo di cottura.
Filtrare il fondo di cottura rimanente con un'étamine precedentemente sciacquata in acqua fredda e versarlo in una casseruola di capienza adeguata per la cottura della zuppa; unirvi il fumetto di sogliola e far ridurre della metà, poi incorporare la polpa di pomodoro e farlo andare ancora per 3 minuti, mantenendo una leggera ebollizione.
Stemperare la maizena con un goccio d'acqua fredda e legare la riduzione. Aggiungere la panna liquida e i pistilli di zafferano e fare andare a fuoco lento per 5 minuti.
Frullare la zuppa con i 60 g di cozze tenuti da parte, poi travasarla in un altro recipiente filtrandola con uno chinois-étamine. Regolare eventualmente di sale.
Riscaldare le cozze rimanenti nel loro fondo di cottura, senza raggiungere l'ebollizione. Frullare ancora una volta la crema di cozze, unire qualche pistillo di zafferano e versare in una zuppiera calda. Sistemare le cozze a forma di rosone nei piatti fondi e servire subito.
Note della Apple Pie:
- Cozze allevate su pali: probabilmente Ducasse può fare questa richiesta ai suoi fornitori ed essere servito esattamente come desidera; il mio pescivendolo di fiducia mi guarda già strano quando faccio alcune richieste, manca solo che gli chieda pure le cozze allevate su pali. ^_^ Ho preferito acquistare una retina di cozze normali, e anche questa volta la neuro-deliri è stata evitata. :-D
- Levare le frange alle cozze: questo passaggio è fondamentale, soprattutto per quei fatidici 60 g che frullerete insieme alla zuppa per legarla. Anzi, per quei 60 g io consiglio vivamente di asportare qualunque parte sia di un colore più scuro di quello della polpa del mitile, a costo di dovere acquistare 500 g di cozze in più per avere il quantitativo necessario. Se non lo fate, vi ritroverete con una cremina il cui colore vi ricorderà le vostre ultime Avventure con Dolores Depanza - e poi non dite che non vi avevo avvertiti ^_^.
- Aggiunta della maizena stemperata: di sicuro con Ducasse questo procedimento è totalmente indolore e la zuppa si lega alla perfezione; nel mio caso, a causa dello sbalzo di temperatura tra i due composti, si sono creati dei graziosi filamenti gelatinosi traslucidi che fluttuavano sinuosi per la casseruola. Se capita anche a voi, non preoccupatevi: la zuppa va infatti frullata insieme ai 60 g di cozze sfrangiate (smembrate sarebbe il termine più adatto ^_^), così l'amido si disperde alla perfezione e la crema si addensa.
- Pistilli di zafferano: la ricetta dice di aggiungerne 2 g alla zuppa e di metterne altri per decorazione. Siccome a mio avviso l'aroma forte dello zafferano rischia di sopraffare quello più delicato delle cozze, io ho preferito tenere qualche pistillo da parte togliendolo dai 2 g iniziali e mi sono trovata bene.
GLOSSARIO
GLOSSARIO
Il bouquet garni è un mazzolino di erbe aromatiche preparato di volta in volta con erbe aromatiche diverse, secondo la ricetta. In questo caso si tratta di timo, alloro e scorza d'arancia.
Il sautoir altro non è che una padella dalle pareti un po' più alte del normale - diciamo una decina di cm, in cui far saltare gli alimenti: verdure e pasta per lo più. In questo caso, è utilizzato per fare aprire le cozze e raccoglierne il sugo.
Infine l'étamine (in italiano si dice stamina o stamigna) è un tessuto in seta o cotone, dalla trama larga, che serve a filtrare i fondi di cottura, ma che viene utilizzato anche per far sgocciolare i formaggi (es. la ricotta prima di usarla per preparare creme).
Il sautoir altro non è che una padella dalle pareti un po' più alte del normale - diciamo una decina di cm, in cui far saltare gli alimenti: verdure e pasta per lo più. In questo caso, è utilizzato per fare aprire le cozze e raccoglierne il sugo.
Infine l'étamine (in italiano si dice stamina o stamigna) è un tessuto in seta o cotone, dalla trama larga, che serve a filtrare i fondi di cottura, ma che viene utilizzato anche per far sgocciolare i formaggi (es. la ricotta prima di usarla per preparare creme).
Provatela e sappiatemi dire!!! :-9
Sai che io non amo molluschi e crostacei, quindi sulla bonta di questo piatto mi fido ciecamente del tuo giudizio!
RispondiEliminaPero' adesso tocca la tirata d'orecchi! Anzi due!
Una perche' voglio fare anch'io blog shopping!
E una per il primo compleanno del tuo bel blog!
Brava mapi!
Un bacione!
Paola
Che gioia essere la prima a farti gli auguri......AUGURI!!!!!!!(segue un bacetto).
RispondiEliminaHai scritto un post che rispecchia appieno la figura della blogger e mi ha divertito molto leggere dei tuoi acquisti pre-blogger.....siamo delle "matte"...matte d'amore per la cucina!!!!
Elegantissima la pietanza con la quale festeggi con noi il tuo primo anno da blogger.
Di nuovo auguri a te.
P.S. oggi il tuo blog compie un anno ed il mio mezzo anno....è meglio che vada a postare anch'io!!!
Un piatto prelibato!
RispondiEliminaSUPERMAPI!! Auguri al blog e tanti tanti complimenti a te ma lo sai vero che ti stimo moltissimo come cuoca e come persona anche se ci conosciamo solo virtualmente, per ora. Incredibile, io pensavo tu fossi una veterana, invece apprendo anche da Flavia e da altre che festeggiano in questo periodo, che vi siete tutte imbarcate come me recentemente in questa avventura.
RispondiEliminastrepitosa la tua immagine con la carta di credito fra i denti e la Ale al tuo fianco per uno shopping d'attacco!! E mi sembra di vedere la scena fantozziana di te che scendi le scale della stazione con i trolley traboccanti di ciottolini e i vucumprà avvoltoi anzichè aiutarti ti offrono gli ombrellini.
fantastica semplicemente fantastica... come la scelta del piatto ducassiano (in barba a Marchesi e al suo vergognoso scivolone....)per il festeggiamento, NOBLESSE OBLIGE
buona giornata e buon festeggiamento
Cris
auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...e grazie per avere aperto il tuo blog...un bacio Mapi!!!!!!
RispondiEliminaBuon CompleBlog Mapi!!!!
RispondiEliminaBella ricetta. Belle note.... Manca giusto giusto il dizionario di Francese a margine per le 'gnoranti come me! ;-)
... Ducasse è Ducasse.... ma la Mapi e sempre la Mapi (per ns. fortuna!)
Buona Giornata
Nora
Che eleganza questo piatto e chissà che bontà ...
RispondiEliminaUn saluto dai viaggiatori golosi ...
Mapi, sono fiero di te. Sapevo che mancava il contributo alla blogosfera e ora sono più sereno :-D In questo periodo hai fatto passi da giganti, davvero. Ormai sotto l'aspetto tecnico sei molto più avanti di me, conosci qualsiasi aspetto di blogger. E anche sotto il punto di vista fotografico (l'esperienza aiuta tantissimo, visto?) sei migliorata moltissimo.
RispondiEliminaNon mi resta che farti i miei più cari auguri strennosi.
Fabio
splendido piatto, elegante..gustoso, io detesto le cozze, ma credo che così le assaggerei! buon compleblog +1 e mille bacioni!
RispondiEliminaIl piatto, mi sono dimenticato il piatto: STREPITOSO! Da grandi occasioni, come questa.
RispondiEliminaDi nuovo Fabio
Innanzitutto una tiratina di orecchia, ma per il compleanno. Da tarantino domando: cozze di palo? perché? sarebbero da considerare più selvatiche? o perché generalmente più grandi, quindi adulte e tenaci alla masticazione.
RispondiEliminaSempre da tarantino, abituato ad aprire a crudo le cozze, a "coccolarle" da quasi viventi, a mangiarle, preferibilmente, giovanissime e soavi, come sono le nostre, inorridisco di fronte alla pulitura a fondo ed addirittura la frullatura. Ma questa è la ricetta, mi è piaciuta per il resto e proverò a farla tarentinizzandola. Ciao
Auguriiiii!!! Mapi, hai un blog meraviglioso e sappi che alla tua pigrizia non credo affatto ;)
RispondiEliminaCerto che fare blog-shopping con Ale deve essere un'esperienza super-mega-ultrafantastica, che invidia (in senso buono eh!)...
Che esistessero le cozze allevate sui pali non lo sapevo e, non so perché, l'immagine mi fa rotolare dalle risate! Cos'hanno i poveri scogli che non va bene???
Ancora auguri e un grande bacione
Per fortuna cha hai cambiato idea e hai aperto il blog!!! Altrimenti ci saremmo persi tutte queste meraviglie: come questa zuppa ... sublime! bacioni
RispondiEliminaPaola grazie davvero! Mi prendo volentieri le tirate d'orecchi e ti prometto che un giorno o l'altro ti dò appuntamento per un po' di blog-shopping: troppo divertente!!!
RispondiEliminaMariabianca Smack! :-D Grazie e auguri a te per i tuoi primi 6 mesi da blogger! E' vero, siamo matte d'amore per la cucina e... speriamo di non guarire mai!
Mary Grazie. :-)
Cristina adesso mi scatta la lacrimuccia... GRAZIE! Veterana, io? Senza l'aiuto, l'appoggio e l'incoraggiamento di molti avrei chiuso il blog già due mesi dopo! La scena di me in stazione centrale mi fa ridere ancora adesso che ci penso, e quel week-end con Ale è stato davvero bellissimo, il primo di una lunga serie. Ma la cosa più bella è stata conoscere - anche se solo virtualmente - persone come te. Tante, tantissime, tutte appassionate di cucina e tutte desiderose di condividere la loro esperienza con altri. Questo è il bello della blogsfera.
Francy grazie per gli auguri e... grazie di cuore per il tuo sostegno. Un bacione. :-)
Nora ma grazie! :-D Il dizionario è il meno in questa ricetta, la parte peggiore è stata dissezionare quei benedetti 60 g di cozze... ma che satisfekscion, poi! Un bacione. :-)
Marco grazie. :-) Chissà che i miei viaggi non mi portino un giorno dalle vostre parti? :-)))
Fabio tu quoque? Senza di te non sarei nemmeno riuscita ad aprirlo il blog, con tutte quelle complicazioni informatiche! Ricordi i consigli che ci si scambiava anche con Flavia, le domande del tipo "come si fa a inserire un banner", tutte quelle cose che adesso sono la normalità ma che allora mi erano totalmente estranee... quanta strada è stata percorsa da allora! E ho te e tutte le (st)renne da ringraziare, per i progressi fatti, oltre al resto della blogsfera. GRAZIE DI CUORE A TUTTI. :-)
Sulemaniche grazie... specialmente visto che detesti le cozze! ;-)
Mimmo guarda, fino a quando non ho aperto il libro di Ducasse ignoravo perfino che esistessero le cozze allevate su pali; io ho usato cozze normali. Comprendo invece alla perfezione il tuo orrore di fronte alla mutilazione dei mitili, ma credimi: per quei 60 g è indispensabile, proprio perché vanno frullati con la riduzione e la panna, a cui danno colore... ci siamo intesi? ^_^ La frullatura per fortuna riguarda solo una piccolissima parte delle cozze, le altre vanno servite intere e possono anche essere frangiamunite, ma quei 60 g proprio no... Un abbraccio e grazie! :-)
Cristina B. sarà il nome, ma mi è scesa sulla guancia un'altra lacrima (e sarà un caso che tutte le mie amiche più care, da che sono al mondo, si chiamano Cristina?). Alla mia pigrizia ti consiglio di credere: è reale quanto il mio shopping aggressivo. :-D Sulle cozze allevate su pali ho le tue stesse perplessità, oltre che una fifa blu di chiederle al mio pescivendolo... :-D
Titti grazie davvero. Ancora non so se ho fatto una pazzia o no ad aprire il blog, ma finché mi diverto io lo mantengo.. :-) Un beso.
Auguri per il compiblog :)) sto ancora ridendo del tuo racconto dell'avventura pre apertura blog..ma che bello fare acquisti in compagnia ^_^
RispondiEliminaPiatto davvero elegante e delizioso..bravissima!!
Ciaoooo
Meno male che ci sono le note, perché la neuro per te le stavo chiamando io! Ma che significa cozze allevate nei pali??? Devo dire che Ducasse è un grande, ma quando esagera, esagera!!! Però questo piatto è davvero una stra meraviglia!
RispondiEliminaP.s. Non sai quanto sia stata felice io di conoscere te e come sono felice che tu abbia aperto il tuo blog, sempre stracolmo di ricette fantastiche... che io non riuscirò mai a fare...ma allora a che servono gli amici allora?
...ma tu pensa che oggi, a pranzo con una nuova strenna (meravigliosa, dentro e fuori), le magnificavo la tua cucina. Raccontandole di come sono belli i blog che nascono DOPO e non prima di una passione. e che permettono a questa passione di crescere, con un talento che va di pari passo ad un'umiltà senza pari, secondaà forse solo alla tua curiosità e alla tua voglia di metterti sempre in gioco. L'unico neo è che mi tocca condividere con Fabio il merito di averti dato una spintarella- ma la Mapi con la carta di credito fra i denti l'ho vista solo io (e io solo so di cosa può essere capace). E giusto che è passato un anno, sarebe anche ora di venire a fare un bis, no???? :-))
RispondiEliminaTutti gli auguri di questo mondo
ale
Innanzi tutto buon blogcompleanno alla mia pie preferita !!
RispondiEliminaSai cosa penso della tua bravura e meno male che hai aperto il blog !!
Poi anche io sulle cozze allevate sui pali ho pensato subito: iniziamo bene, non ce la faró mai. Considerando che sti pali dovrebberi stare pure in pieno oceano atlantico, poi...
Giá qui mangiare il pesce e non la solita vacca risulta un po' esotico...immaginati tu se gli chiedo le vongole sui pali.......
Un abbraccio Mapi..e la prosssima vengo anche io a comprare le blogavelle (leggere peró..se il marito mi fa volare in mongolfiera, altro che boing..)
Mapiii <3<3<3 Augurissimi a te ed al tuo splendido blog!Questa cremina è invitantissima e anche molto chic, davvero splendida!Uhm .. io ho rinunciato alle blocaccavelle dopo aver rotto le 3 che preferivo :/ Baci e buon we
RispondiEliminatantissimi auguri al tuo blog! non poteva avere una "madrina" migliore, che spasso fare shopping insieme :-D
RispondiEliminafantastica la crema!
baci
Francesca
lo sai che Ale , quando hai deciso di iniziare, mi ha proprio detto: stiamo per diventare zie? non aggiungo altro: Auguri, ragazza!
RispondiEliminaMary Grazie mille per gli auguri! Pensa che io è da un anno che rido: ero ancora a Genova quando ho detto ad Ale che avrei scritto un post intitolato I Love Blog-Shopping e finalmente ci sono riuscita! Non ho raccontato tutte le nostre avventure, ma che divertimento rivivere quel week-end!
RispondiEliminaStefania quando ho letto che Ducasse voleva proprio le cozze di palo (anzi, di paletto scrive lui) ho pensato a quella che secondo me era l'ubicazione ideale di detto paletto... ma te l'immagini la faccia del pescivendolo, che già mi guarda storto quando gli chiedo le uova di salmone? ^_^
Figurati come sono stata felice io di conoscere te: sei una donna splendida!!! :-)))
Ale il mio unico talento consiste nel fare gaffes (oggi ne ho fatta una stupenda ^_^), ma da quello che mi scrivi si vede chiaramente una cosa: tu sei mia amica e di questo non posso che essere stupita e grata.
Condivido però quello che dici sulla passione: le passioni ci indirizzano e noi dobbiamo guidarle... senza andare a sbattere contro i muri! E - sì - sei l'unica (st)renna ad avermi visto in azione con la carta di credito: le altre neppure se lo immaginano, di cosa sono capace... ^_^ GRAZIE.
Simonetta che dicevo sulle persone splendide che ho conosciuto nel corso di quest'anno? Ecco, tu sei una di quelle!!! Io, brava? E tu allora, che devi trasformare tutto in gluten-free? Facciamo una cosa: la prossima volta che vieni in Italia il palo lo mettiamo ad Alain dove diciamo noi, gli sfiliamo la carta di credito e andiamo a fare shopping sfrenato, io e te: sai che divertimento? :-D
Meggy grazie stellina!!!! :-D Ma... perché rinunciare dopo solo 3 rotture di bloggavelle? Basta cercare quelle infrangibili, tutto si trova... ;-) Per te vale lo stesso invito di Simonetta: andiamo a fare shopping insieme!!! :-)))
Francy grazie davvero! Concordo, la madrina e il padrino sono eccezionali e senza di loro non ce l'avrei mai fatta. Ma soprattutto mi sono proprio divertita!!! :-))))
Dani ma dai, ZIE!!!! :-D
RispondiEliminaGrazie mille allora, ziette!!!! :-))))
Ciao
RispondiEliminasono arrivata al tuo blog per caso e devo dire che è stato un piacere scoprirlo, ricco di ricette invitanti e golose. Complimenti e tanti auguri! Se ti fa piacere passa trovarmi qui http://my-cooking-idea.blogspot.com/
A presto
Cristy
Ale e tutta la blogsfera: confermo! Anche io ho visto Mapi con la carta di credito tra i denti e l'ho vista a New York! Non aggiungo altro, solo: Mapi, ci dovremmo tornare per festeggiare alla grande questo compleanno ricco di soddosfazioni, tutte, e ripeto tutte, strameritate, per l'impegno, la passione, la costanza, la voglia di imparare e migliorarsi e soprattutto la voglia di mostrare quanto sei VERA!!!! Cristina
RispondiEliminaBuon compi-blog!! La ricetta è raffinata, molto, da provare!Baci
RispondiEliminaed io come al solito, arrivo sempre tardi (vada dove dada...)
RispondiEliminaTi vengo a fare gli auguri!!!! AUGURIIII!
E ti ringrazio per questa crema di cozze che userò a mio favore (ho il marito tarantino "cozzaro")
besos
Meravigliosa Mapi, tanti auguri è un piacere leggerti e continuare a farlo. A presto allora e buon compleanno ...meravigliose le bloggavelle ahahahhhh
RispondiEliminaCristy grazie! Passo a trovarti senz'altro. :-)
RispondiEliminaCri è vero, tu mi hai vista all'opera, e quando hai tentato di fermarmi.... è bastato uno sguardo per dissuaderti!!! :-D Certo che dopo tutte le cose che hai scritto sto arrossendo furiosamente... Voliamo a NY per festeggiare!!!
Mamma Papera grazie, sono contenta che ti sia piaciuta! :-)))
Mai carissima, grazie per gli auguri! :-D Un consiglio: quando presenti la crema al marito, NON DIRGLI che hai frullato qualche cozza... ;-)
Monica ma grazie, che carina che sei!!!! :-))))))))))
Fantastiche le cozze su pali di questa delicatissima e francesissima ricetta.
RispondiEliminasono venuta subito a leggere la ricetta. La mia idea non è quindi così balzana, se anche Ducasse l'ha fatta prima di me (anche se con altri molluschi).
RispondiEliminaLeggerti è sempre un piacere, sei una certezza.
Ho un post fermo da un mese per quel buonissimo filetto di manzo, prima o poi riuscirò a terminarlo e te lo farò leggere.
Un caro abbraccio
Assolutamente, non è un'idea peregrina, tutt'altro! ;-)
EliminaAspetto il post sul filetto di manzo e anzi, visto che ho vinto il Recipe-tionist, perché non partecipi con quello?
Un abbraccio e grazie di tutto.