lunedì 24 ottobre 2016

Risotto al granchio e le sue uova, bisque di gamberoni reali e crema di guacamole per il MASTER MTC ALTA CUCINA E SALUTE


Stavolta ce l'ho fatta a partecipare a un Master MTChallenge!!!
Sì, perché se l'altra volta sono stata costretta a ritirarmi per problemi di tempo che non avevo preventivato al momento dell'iscrizione, questa volta ho valutato attentamente i tempi e i miei impegni del fine settimana, dopo di che mi sono iscritta e da lì è stato un crescendo di entusiasmo, coinvolgimento e passione.


Comincio col ringraziare i nostri Tutor, il Dott. Michael Meyers, oncologo di fama internazionale, e la Dott.ssa Arianna Mazzetta, biologa nutrizionista. Entrambi hanno preparato per noi ben 5 dispense sulle vitamine e in particolare sulla B12, oggetto del nostro Master; entrambi sono accomunati da diversi elementi:

  • la passione per la cucina e da competenze in tale campo che noi comuni mortali nemmeno ci sogniamo;
  • un'approfondita conoscenza delle materie prime, dei loro componenti nutritivi e del modo migliore per preservarli;
  • la consapevolezza che mangiare sano non è sinonimo di mangiare piatti tristi;
  • una pazienza e una disponibilità nei confronti di noi discenti, che a mio avviso ha già loro garantito un posto in Paradiso.

Ai nostri due main tutors si è affiancato l'ultima settimana nientepopodimenochè Sandro Sità, Chef all'Hotel Tarabella di Forte dei Marmi, che ci ha fornito una dettagliata dispensa sull'impiattamento e ha letto attentamente, commentato e dato suggerimenti a ciascuno di noi 17 partecipanti, per aiutarci a preparare un piatto che potesse avvicinarsi al concetto di Alta Cucina (dico avvicinarsi perché sono estremamente consapevole dei miei limiti in questo campo).

Giudice d'eccezione è Marco Visciola, Chef da Il Marin - Eataly al Porto Antico di Genova, che valuterà i piatti da noi presentati e decreterà il vincitore.

E infine ci siamo stati noi, i partecipanti. Siamo partiti in 20, siamo arrivati al traguardo in 17 e ci siamo subito trovati estremamente affiatati tra di noi; in parte perché ci conosciamo, anche se solo virtualmente, e in parte perché siamo accomunati dalla stessa voglia di imparare e di metterci in discussione. Ognuno di noi si è sentito libero di fare domande e chiedere pareri; ognuno di noi si è sentito libero di offrire pareri e condividere competenze. Tutti abbiamo sbavato davanti alle proposte degli altri, e sono sicura che tutti gioiremo quando sarà proclamato il vincitore: la sfida più bella è stata proprio esserci e fare insieme questo pezzetto di strada, dandoci una mano o anche solo affettuose pacche sulla spalla. Io ad esempio sono stata aiutata su impiattamento e foto da Michael, Marina e Cristina: un autentico brain storming tra loro tre, mentre io avevo una gran voglia di piangere. Cristina mi ha addirittura fatto uno schizzo del piatto!!! E io ero lì che lavavo i piatti tentativo dopo tentativo, e mi dicevo: "Ma dove altro lo trovi un gruppo così, nel quale i concorrenti si aiutano, anziché farsi lo sgambetto???". Non lo trovi in effetti, se non nella Community dell'MTC.

Già, la Community: perché a lato (e sopra, sotto, a destra, a sinistra, in basso e in alto) di tutto questo c'è la nostra capa, la poliedrica Alessandra Gennaro, ideatrice dell'MTChallenge e fucina pressoché inesauribile di idee, che è pronta a condividere con la Community che ha creato e che dirige con pazienza e passione, tirando fuori il meglio da ciascuno di noi.
E' a lei che dobbiamo la creazione dei Master di cucina dell'MTC, ed è a lei che dobbiamo i loro titoli dissacratori: Il lato B12 dell'Alta Cucina è il sottotitolo di questo nostro Master, il cui scopo è quello di coniugare il gusto alla salvaguardia di questa importante vitamina, la cui carenza nell'organismo porta conseguenze gravissime.

Ed è stata proprio la ricerca di cotture dolci atte a preservare la vitamina B12 che ha portato alla concezione del mio piatto.

La vitamina B12 è contenuta solo ed esclusivamente in alimenti di origine animale: i vegetali ne sono completamente privi, motivo per cui vegetariani e vegani devono assumerla sotto forma di integratore, per evitare di andare incontro a carenze che avrebbero conseguenze molto gravi sulla loro salute. Caratteristica di questa vitamina è la sua estrema idrosolubilità e il fatto che non sopporta temperature superiori ai 160 °C. Questi sono stati i paletti che noi partecipanti abbiamo dovuto rispettare, e che hanno messo a più dura prova la pazienza dei nostri tutor.

E adesso chiudo questa lunghissima introduzione per passare alla ricetta.

mercoledì 19 ottobre 2016

Il salto della quaglia: di tapas, pinchos y montaditos


Da Wikipedia: In natura la quaglia, quando è inseguita dai cani, prima di fermarsi e acquattarsi, dopo aver corso a piedi, fa un salto in modo da disorientare i cani.

Che cosa c'entra il salto della quaglia con un blog di cucina? E soprattutto, che cosa ha a vedere con l'MTChallenge, magnifico contest che vede ogni mese tanti blogger sfidarsi a colpi di ricette?
Elementare, Watson: se la creatività scatenata di Mai Esteve, vincitrice della scorsa edizione, si unisce alla fantasia senza ritegno di Alessandra Gennaro, patron (o forse dovrei dire matron? ok, vado a nascondermi 😅) dell'MTChallenge, ecco che al tapear spagnolo occorre dare un senso, con un filo conduttore che unisca le tre ricette proposte: una tapa, un pincho e un montadito.


E allora vamos de tapeo, e facciamolo declinando la quaglia, uno dei miei pennuti preferiti, in tre versioni monoporzione. E se in natura la quaglia salta per disorientare i suoi nemici, nella mia cucina si limita a saltare da una preparazione all'altra, nella speranza di non disorientare i due giudici. 😉

Le ricette sono presentate in ordine di degustazione, dalla più delicata alla più saporita.


lunedì 3 ottobre 2016

Tagliatelle di farina di fiocco di avena con melanzane, pesce spada e mandorle


Immaginate di aver trascorso una splendida estate.
Non che abbiate fatto questo granché, ma essere circondati dalla propria famiglia (genitori, fratelli, sorelle, zii, cugini e nipoti), rivedere vecchi amici, godervi il vostro amatissimo mare, tutto questo e altro ancora vi hanno colmato il cuore di letizia e di gratitudine per quello che avete, e la vostra estate è stata splendida.
Tanto splendida, che non siete ancora pronte per l'autunno. Le scarpe chiuse vi stanno strette in tutti i sensi e i vostri piedi continuano a reclamare ancora un giorno di libertà, prima di essere costretti al chiuso per tanti lunghi mesi. Magliette, camicie ed abiti a maniche corte continuano a occhieggiare dal vostro armadio, anche se oramai le temperature non permettono più di indossarli.
L'abbronzatura se ne è andata, la voglia di vacanza e di relax invece permane, e in cucina cercate piatti che vi ancorino saldamente al tempo meraviglioso che avete trascorso con chi amate.

Adesso immaginate che nel mezzo di questa atmosfera, un terremoto professionale ed emotivo arrivi e vi sconvolga all'improvviso: il Direttore Vendite che avete tanto apprezzato negli ultimi anni lascia l'azienda in circostanze tempestose; si comporta in modo ineccepibilmente professionale fino alla fine, ma voi che lo conoscete bene gli leggete nell'animo la tristezza e ne ammirate la grande forza d'animo, e al contempo siete tristi per lui e preoccupati per voi.
A questo sconvolgimento aggiungete una serie di impegni nel fine settimana e di cene di lavoro in settimana, che vi lasciano prostrati fisicamente e che fanno della vostra memoria un frappè liscio, omogeneo e senza grumi: tante idee, tutte squisitamente confuse.

Se vi siete immedesimati fino a questo punto, capirete come mai io sia così stanca da aver saltato il mio amato MTChallenge; di più: volendo partecipare al The Recipe-tionist della mia amica Flavia, vinto da Lidia, ho spulciato il blog di quest'ultima in lungo e in largo, ho trovato una ricetta che volevo assolutamente provare e l'ho cucinata esattamente il giorno dopo che il contest è terminato. Me ne sono accorta solo al momento di scrivere il post, che in ogni caso sarà pubblicato due giorni dopo, e mi sono sentita una perfetta idiota. Lidia e Flavia mi perdoneranno di sicuro e si faranno una bella risata. :-)

Ma che cosa mi ha spinto a provare proprio questa ricetta, tra le tante proposte da Lidia?
Il suo sapore di estate, di vacanze e della mia amata Sicilia.
Sì, perché il connubio melanzane-pesce spada-mandorle è un classico nella bella e antica Trinacria, e non può che farmi sognare di essere ancora laggiù, a gustarmi questo piatto gustoso seduta in una terrazza con vista sul mare.

giovedì 22 settembre 2016

Dal and Pumpkin Soup - Starbooks


Oggi per Starbooks ho preparato una zuppa di Nigel Slater veramente particolare: zucca, lenticchie rosse decorticate e un topping di cipolla, aglio e peperoncino fritti.
Suona strana ma è buonissima!
Ricetta e mie considerazioni qui.
Enjoy!

sabato 17 settembre 2016

Giornata Nazionale del Cuscus

Foto di Juri Badalini
Sapevate che il Cuscus è un piatto di origine berbera? O che il suo nome probabilmente deriva dal suono emesso dai braccialetti delle donne berbere quando lo incocciano con movimenti circolari della mano?

Queste ed altre curiosità sulla storia millenaria di questo piatto le trovate sull'articolo che ho scritto sul sito dell'Associazione Italiana FoodBlogger, dato che ho avuto l'onore di esserne l'Ambasciatrice nella Giornata Nazionale dedicatagli dal Calendario Italiano del Cibo.

L'articolo riporta anche i link di altre ricette di Cuscus pubblicate da altri Soci AIFB: leggete anche quelle, sono tutti contributi validissimi per celebrare un piatto che è stato il fondamento di tante popolazioni del bacino del Mediterraneo.

Mi è gradita l'occasione per ringraziare Juri e Dani del blog Acqua e Menta, per la gentile concessione delle loro foto strepitose (che le mie, si sa, sono un tantinello lassative :-) ).

Buon Cuscus a tutti!

venerdì 16 settembre 2016

A Tomato Curry - riprende lo Starbooks!


Con settembre riprende il mio amato Starbooks, e lo fa alla grande: questo mese recensiamo l'ultima fatica letteraria di Nigel Slater, un Autore che ancora non ci capacitiamo di aver trascurato, in questi anni.

Oggi ho preparato per voi un curry di pomodori; ho scelto di testare proprio questa ricetta perché a leggerle, queste due parole - curry e pomodori - non stanno bene insieme, ed ero curiosa di vedere come avrebbe fatto Slater ad abbinare tali ingredienti e tirar fuori un piatto degno di essere pubblicato in uno dei suoi libri.

Il risultato è stato sorprendentemente piacevole: avrei detto che l'acidità dei pomodori non si sposa con le spezie del curry, e invece no: basta usare quelle giuste.
Ricetta, osservazioni e valutazione le trovate qui.
Enjoy!

mercoledì 14 settembre 2016

Costine di maiale alla birra


C'è una cosa che francamente non capisco, in questo meraviglioso settembre caldo, ed è sentire la gente lamentarsi per le temperature elevate.
Abbiamo avuto un luglio piovoso, l'estate ha stentato ad arrivare, e adesso che vuole rimanere a farci compagnia ancora un po', la gente si lamenta.
Io no.
Io amo il caldo, lo amo alla follia e mi auguro che queste temperature rimangano ancora per un po'. Mi fanno sentire ancora in vacanza e provo un immenso piacere alla sera, quando esco dall'ufficio, a camminare al sole: gli aperitivi con gli amici sono decisamente più piacevoli in estate!

E forse perché mi sento ancora in piena estate, ho tirato nuovamente fuori quella meraviglia di libro che è Tapas Revolution, da cui ho preso l'ennesima, gustosa ricetta.

lunedì 5 settembre 2016

Budino di quinoa all'acqua di rose


Dopo la lunga pausa estiva, riprendo le pubblicazioni sul blog con un dolce facile e veloce da preparare, perfetto sia come dessert, sia per la colazione del mattino.

Stavo cercando qualcosa di simile a un budino di riso, quando mi è capitata sotto gli occhi una nota informativa sulla quinoa che mi ha letteralmente elettrizzata: spesso confusa con i cereali, in realtà la quinoa è imparentata con gli spinaci (e infatti le sue foglie si cucinano nello stesso modo e hanno un sapore simile), ed è ricchissima di proteine, fibre, vitamine e sali minerali: potassio, magnesio, calcio, ferro, fosforo, zinco, vitamina C, vitamina B2 e vitamina E.
Un autentico tesoro per la salute, che può essere usato sia in preparazioni salate (in sostituzione del riso), sia dolci. Ecco trovata la base del mio dolce!

Restava solo di trovare il modo di declinarlo in versione dolce. Alla vaniglia? Troppo banale. Ai frutti di bosco? Goloso, sì... e poi l'occhio mi è caduto sul vasetto di rose secche commestibili e l'idea ha messo radici nella mia testa così rapidamente, da escludere categoricamente tutte le altre.
La bottiglia di acqua di rose per uso alimentare è proprio lì accanto, che altro aspettavo?

E poi - con un occhio alla linea e uno alla gola - mi sono detta che forse avrei avuto qualche senso di colpa in meno, se avessi sostituito lo zucchero con della stevia. So che la sostituzione suona ridicola: in questo budino ci sono panna e tuorli. La quinoa però è molto ricca di amidi, cioè di zuccheri complessi. Aggiungere uno zucchero semplice quando avevo a portata di mano un valido sostituto mi sembrava sciocco, e così ho deciso per la stevia. Riporto ovviamente anche la (più o meno) equivalente dose di zucchero, per chi la stevia non l'avesse e non fosse nemmeno intenzionato a usarla.

venerdì 2 settembre 2016

Spaghetti Cacio e Pepe su crema di fave al pecorino per la GIORNATA NAZIONALE DEL CACIO E PEPE



Oggi 2 settembre è la Giornata Nazionale della pasta Cacio e Pepe, per il Calendario Italiano del Cibo, la cui ambasciatrice è la mia amica Giulietta Bodrito.
Vi prego in ginocchio di andare a leggere il post che ha scritto in occasione della Giornata Nazionale: il senso del Calendario Italiano del Cibo infatti è quello di valorizzare piatti della nostra tradizione culinaria, che vanta secoli di storia e autentiche leccornie, e Giulietta ha fatto davvero un gran lavoro.

 La ricetta che vi presento oggi era già stata pubblicata, leggermente in ritardo sulla stagione delle fave: in realtà l'avevo cucinata e fotografata un paio di mesi prima, ma l'avevo pubblicata dopo. La ripubblico volentieri oggi, in occasione della Giornata Nazionale della pasta Cacio e Pepe.

La storia della pasta Cacio e Pepe è quanto di più umile si possa immaginare: parla di pastori che si devono allontanare da casa per mesi, durante la transumanza delle greggi; parla di cibi rustici, semplici e genuini che portavano con se' nella bisaccia: il pecorino, ricavato dal latte delle greggi che curavano, la pasta secca, qualche pezzo di lardo per ungere le padelle di ferro e il prezioso sacchetto con i grani di pepe, che scaldavano il corpo durante le lunghe notti passate all'addiaccio.
Cibi semplici e nutrienti insomma, la cui caratteristica principale era la conservabilità nei lunghi mesi trascorsi fuori casa.
Niente di romantico o particolarmente complicato insomma: è la storia di un duro lavoro, comune a molti piatti della tradizione della cucina italiana.

Eppure questo piatto così essenziale non solo è uno dei più antichi e caratteristici della cucina romana, ma è una vera e propria leccornia da gourmet.

Gli ingredienti sono pochi: pasta, Pecorino Romano DOP e pepe nero; devono tuttavia essere di qualità eccelsa, pena un risultato mediocre.

Il primo ingrediente sono gli spaghetti: secondo gli intenditori ci vogliono i n. 5, anche se adesso non di rado si trovano i tonnarelli, spaghetti a sezione quadrata un po' più piccoli rispetto alla chitarra abruzzese.
Il Pecorino da usare è quello Romano DOP, che vanta una tradizione millenaria ed è prodotto secondo un severo disciplinare: nessun altro formaggio garantisce la cremosità caratteristica di questo piatto.
Infine il pepe nero è quello in grani, e va pestato nel mortaio - non macinato! - subito prima di miscelarlo al formaggio grattugiato e a poca acqua di cottura della pasta, perché mantenga intatto tutto il suo aroma.

La ricetta in se' è semplicissima; l'unica difficoltà sta nell'ottenere una crema densa di formaggio e pepe, che avvolga giustamente lo spaghetto senza né filare, né ammassarsi sul fondo del piatto.

Data l'estrema sapidità del formaggio, presente in grandi quantità, io consiglio di lessare la pasta in acqua non salata, per evitare di trovarsi con un piatto immangiabile.